Le posate da tavola e di servizio sono tornate di nuovo a far parte delle liste nozze, non con le considerevoli dotazioni di una volta, da 24 e più pezzi, ma in forniture limitate e spesso dotate di elementi stilistici fortemente distintivi per i materiali, i disegni e le finiture. In modo che –come richiede la tavola giovane di oggi- si possano anche mescolare alternando servizi diversi per ogni portata. Tra i tanti debutti che ci sono stati ultimamente, e ci saranno in occasione alla Design Week di Milano, ne abbiamo scelti alcuni come Doso, un dosatore di spaghetti e supporto per posate di servizio di prezioso marmo di Carrara.
Realizzato da esperti cesellatori, è una piccola scultura disegnata per l'italiana Nanban dal giapponese Tsukasa Goto e dall'italiano Marco Guazzini. Doso, che deriva sia dall'italiano “dosare” che dal giapponese “doso” la cui pronuncia richiama il modo giapponese di pronunciare “prego”, è dotato di tre incavi che corrispondono alle tre pesature classiche degli spaghetti, 100, 80 e 60 grammi.
Tra le ultime proposte di Bugatti, brand di Lumezzane (Brescia) che vanta un'esperienza di lavorazione dei metalli anche preziosi risalente al 1923, la collezione “Le Jardin Botanique”, disegnata dallo stilista e designer Alessandro Parascandolo, che unisce lavorazioni manuali, finiture galvaniche industriali hi tech su disegni e trame raffinate.
I giovani sposi, amanti del classico, apprezzeranno invece le posate su misura di Sambonet (altro nome storico del settore) che consente di avere loghi, iniziali, scritte personalizzate, o le speciali esecuzioni di un altro brand italiano, Officine Gullo di Firenze, che fornisce scenografiche cucine semiprofessionali dotate di tutto, comprese le posate perfettamente coordinate.
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