Competenze commerciali pure o trasversali con la comunicazione, per costruire una vera consapevolezza sui prodotti, ma anche
specializzazioni agrotecniche avanzate per affrontare interventi in vigna centrati sull'evoluzione delle biotecnologie. Sono
questi i profili professionali più interessanti oggi nel mondo del vino secondo Raffaele Boscaini, che lunedì 8 aprile aprirà
i lavori del 31mo Seminario tecnico Masi all'interno del programma di Vinitaly 2019.
“Quest'anno non presentiamo come di consueto i risultati delle sperimentazioni del nostro gruppo tecnico - evidenzia Boscaini
-. Iniziamo invece un percorso di studio e di costruzione di una esperienza che vogliamo farci nel mondo della spumantistica”.
Il titolo del seminario quest'anno è infatti “Vini spumanti: semplici bollicine o biotecnologia?” e gli interventi previsti
sono di Lanfranco Paronetto, Anita Boscaini, Bertrand Robillard (Institut Oenologique de Champagne), oltre alla degustazione
tecnica guidata da Andrea Dal Cin.
“Masi ha iniziato a muoversi nel mondo degli spumanti una decina anni fa - evidenzia Boscaini - con i Trentodoc nati dalla
collaborazione con Bossi Fedrigotti, un progetto per cu ci siamo avvalsi della consulenza di uno chef de cave di un'azienda
di Champagne. Poi due anni fa con l'acquisizione di Canevel si è ampliato l'expertise. Ora vogliamo studiare bene tutti i
genomi e per questo stiamo coinvolgendo risorse esterne. E poi vogliamo innovare esplorando il fronte delle biotecnologie
su lieviti ed enzimi, oltre alla variabile temperature”.
Il Seminario è aperto a ospiti, tecnici, studenti (che sono anche tra i relatori) e pure colleghi produttori. “Il confronto
con il mondo accademico per noi è fondamentale”, conclude Boscaini, che cita le collaborazioni con facoltà e dipartimenti
di enologia e agraria, ma anche biotecnologie degli atenei di Verona, Milano Statale, Piacenza e Udine, ma anche con le scuole di Conegliano a San Michele all'Adige.
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