Cantante lirica lei, musicista rock lui. Chiara Finotti e Pierandrea Palumbo sono entrambi sommelier e, sulla scia della Nuova
Via della Seta, si sono “inventati” un ponte che porta il vino artigiano dalle Langhe e la Cina.
Tutto parte un anno fa con la fondazione del Wine Club Oneonthehill, con il quale - facendo sistema con l'hospitality nelle residenze d'epoca che gestiscono con la start up Italianway - attraggono
Wine Lovers dagli USA e Nord Europa per i quali organizzano anche tour enologici personalizzati.
Ora la community di Wine Lovers, che in un anno ha superato i 2mila contatti (con oltre 10mila followers su Instagram), punta
ad espandersi all'ombra della Grande Muraglia. I due giovani sommelier e imprenditori piemontesi sono infatti volati in Cina
per sviluppare nuovi contatti. “Wine tours e incoming in cantina sono la nuova frontiera - sottolineano -. Siamo stati contattati
da alcuni grandi distributori del Paese del Dragone interessati alle eccellenze vitivinicole della nostra terra, un ulteriore
riconoscimento al nostro lavoro che ci ha portato a vendere in un solo anno e in tutto il mondo migliaia di bottiglie dei
migliori vini piemontesi”.
California a/r
Quella di Pierandrea e Chiara, classe 1988, è una storia di imprenditoria giovanile e d'amore. Artisti e sommelier, dopo diverse
esperienze nel mondo del vino italiano decidono di partire per
la California, lavorando per cantine tra le più importanti tra Napa Valley e Sonoma County.
Dopo due anni tornano in Piemonte per portare in Italia tutto quello che hanno imparato oltreoceano. Creano così il Wine Club
che oggi offre un abbonamento ad una selezione di vini delle Langhe, spedita direttamente a casa con la storia dei produttori,
i piatti da abbinare e le ricette create ad hoc dallo chef Fabio Montanera.
In Cina con passione
“È la passione a guidarci nella scelta dei vini che selezioniamo, vini artigianali e autentici - spiega Palumbo - in grado
di raccontare una storia e trasmettere un'emozione, diversamente dai vini commerciali prodotti su larga scala. Stringiamo
una relazione stretta con il produttore e lo mettiamo in contatto diretto con i membri del nostro Wine Club che vanta al suo
interno alcuni tra i più importanti collezionisti di vino in Nord America. E da oggi possiamo dire che si è arricchito anche
di wine lovers cinesi, che negli ultimi anni hanno imparato a conoscere e ad apprezzare i vini di Langa. Sono rimasti affascinanti
dalle boutique wineries che abbiamo proposto loro e dall'esperienza di alto livello che offriamo ai nostri viaggiatori accogliendoli
in ville o residenze d'epoca immerse nelle Langhe”.
“Come avevamo intuito la Cina si è rivelata una realtà interessantissima e
super ricettiva rispetto al vivere all'italiana - aggiunge Finotti -. I borghi patrimonio Unesco in cui si trovano le residenze
che gestiamo esercitano un potere di attrazione straordinario sugli enoturisti cinesi”.
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