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Partenza non brillante per i saldi estivi 2016

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Partenza non brillante per i saldi estivi 2016

(LaPresse)
(LaPresse)

Non si tratta di un boom ma neppure di un flop. La prima giornata dei saldi estivi registra un andamento in linea, più o meno, con quello dell’anno scorso. Anche se non per tutti: mentre i negozi dei centri storici e delle cittadine balneari sono stati premiati dai flussi turistici, le località minori e le periferie vanno a rilento. È quanto emerge da una prima rilevazione condotta da Confesercenti sui negozianti in occasione dell'inizio dei saldi estivi.

«A pesare durante la mattina - osserva l’associazione di categoria - è stato soprattutto il caldo soffocante registrato in molte città e il conseguente esodo verso il mare. Chi tra i clienti italiani ha sfidato la calura, ha cercato soprattutto capi leggeri: maglie, magliette e pantaloni, ma sempre con un occhio al prezzo».

I turisti stranieri, invece, «sono andati come sempre alla ricerca di abbigliamento e accessori made in Italy, premiando la qualità dei prodotti e facendo meno caso al prezzo sul cartellino».

I consumatori, comunque, rileva ancora Confcommercio, «non si sono fatti sfuggire le grandi occasioni. Per chi ha scelto di fare acquisti nel giorno dell'avvio, la tendenza è stata quella di mirare ai capi con alte percentuali di sconto, a partire dal 30%. Un bilancio più significativo potrà essere fatto nei prossimi giorni».

I commercianti, dunque, «confidano nei prossimi giorni, auspicando un andamento più sostenuto delle vendite per recuperare anche le performance primaverili, che sono state frenate da una stagionalità ferma al palo».

Secondo un sondaggio fatto sempre da Confesercenti, sono oltre 22 milioni gli italiani che hanno già deciso di approfittare dei saldi per acquistare abbigliamento e accessori. La spesa media prevista si colloca intorno ai 220 euro a famiglia, sostanzialmente in linea con lo scorso anno, anche se con differenze territoriali.

Sulla spesa finale, però, peseranno diversi fattori, dal meteo alla capacità di proposta dei commercianti: circa 15 milioni di italiani ancora non hanno deciso se prenderanno parte ai saldi; mentre il 35% di chi lo farà confessa di non avere stabilito in anticipo un budget, ma di voler spendere a seconda della convenienza.

«I saldi estivi di quest’anno sono un test per la ripresa dei consumi», afferma Roberto Manzoni, presidente di Fismo, l’associazione delle imprese della distribuzione moda Confesercenti.

Non risulta granché positiva peraltro l’impressione del Codacons, che parla di «partenza fiacca» dei saldi estivi 2016, basandosi su un proprio monitoraggio.
Ci sono, «tanti consumatori per le vie dello shopping e nei centri commerciali ma regna la prudenza», afferma il Codacons, sostenendo che «anche quest’anno si gira, si osservano le vetrine e si confrontano i prezzi, ma senza alcuna corsa all’acquisto».

Le affluenze maggiori «nella prima mattinata, si sono registrate presso gli outlet, alcuni dei quali sono stati presi d’assalto. Lunghe file anche davanti le boutique d’alta moda delle grandi città come Roma ma, in questo caso, in prevalenza costituite da turisti stranieri».

Secondo l’associazione di consumatori, «molti utenti stanno ancora valutando cosa comprare e il budget da dedicare ai saldi e questi primi giorni di sconti saranno utilizzati in prevalenza per monitorare vetrine e prezzi prima di procedere agli acquisti».

Da parte loro, Adusbef e Federconsumatori danno i consueti consigli per gli acquisti ai potenziali acquirenti: «confrontare sempre i prezzi, non fermarsi alle prime vetrine, diffidare dei negozi che applicano sconti esagerati (60-70%), controllare il cartellino su cui deve essere riportato sia il vecchio prezzo che quello nuovo, oltre alla percentuale di sconto».

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