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Da Michelangelo alla Madia: così Fiuggi prepara la vendita di Acqua&Terme

La piena notorietà per Fiuggi arrivò grazie a Michelangelo che riuscì a sconfiggere il “male della pietra” e a ultimare la Cappella Sistina grazie alle proprietà depurative delle acque di una «fontana che è quaranta miglia da Roma», scriveva l’artista in una lettera inviata al nipote Lionardo. Da allora la stazione climatica e poi termale della cittadina laziale ha attraversato alterne vicende e, dopo la gestione Ciarrapico degli anni ’80, è seguita una fase di declino riconducibile, in parte, all’assenza di investimenti mirati alla diversificazione dell’offerta termale e, in parte, a scelte politiche non particolamente lungimiranti almeno finoal 2012, quando il Comune è tornato in possesso dello stabilimento industriale e attraverso la controllata Atf, Acqua & Terme Fiuggi spa, ne ha curato il rilancio e oggi sonda la strada della vendita.

La via l’ha indicata la legge Madia che obbliga gli enti locali a razionalizzare le partecipate pubbliche entro il 30 settembre. Da qui la decisione del Comune, attualmente sotto la guida del commissario prefettizio Francesco Tarricone, di avviare un percorso di valorizzazione di Atf. Non è ancora la vendita vera e propria, anche se è quello l’approdo finale, ma, codice degli appalti alla mano, una consultazione preliminare di mercato per sondare l’interesse degli operatori verso gli asset in pancia alla società, controllata al 99,8% dal Comune.

L’iter, per la verità, era già stato avviato dalla gestione precedente, ma con il commissario Tarricone, che sta lavorando in stretto raccordo con l’advisor Sinloc e l’amministratore unico di Acqua & Terme Fiuggi spa, il progetto sta entrando nel vivo. L’obiettivo, infatti, è raccogliere le manifestazioni d’interesse entro il 31 luglio in modo da individuare la migliore soluzione per lo sviluppo e il rilancio della società. Una volta sondato il mercato, il Comune valuterà poi le sollecitazioni pervenute e procederà a predisporre il bando per la gara europea entro la fine dell’anno.

Ma quali sono i beni al centro del percorso? Atf gestisce lo stabilimento d’imbottigliamento e commercializzazione dell’Acqua Fiuggi, le Terme costituite dalla Fonte Bonifacio VIII e dalla Fonte Anticolana e infine l’asset golf che include il campo da golf da 18 buche, la club house, la piscina e la futura struttura polivalente e di servizio.

Tre tasselli che il Comune, con il supporto del mercato, vuole potenziare potendo contare su numeri importanti per le attività oggetto del percorso, a cominciare dall’acqua oligominerale, nota per le sue proprietà specifiche depurative e curative, che vanta oggi circa 27 milioni di litri distribuiti sui mercati nazionali ed esteri e che ha chiuso il primo semestre dell’anno segnando un +14% delle vendite rispetto allo stesso semestre dello scorso anno, con un interessante +30% come parziale sull’export.

Tra le altre voci figura poi anche, oltre al campo da golf e alla club house, anche la palazzina ex Centro Coni che è al parte di un progetto già finanziato per la realizzazione di una struttura polifunzionale per lo svago e il benessere. E, tra gli asset su cui dovranno esprimersi i soggetti potenzialmente interessati, c’è anche il nuovo centro congressi PalaFiuggi, in corso di ultimazione da parte del Comune, che non rientra nel perimetro di Atf.

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