Un anno dopo l’inaugurazione dei primi 600 metri, oggi pomeriggio il porto di Taranto inaugura i restanti 600 metri di molo polisettoriale ammodernati e riqualificati.
Un anno fa toccò all’allora premier Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, tagliare il nastro; ora è la volta del ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, anche nella sua veste di responsabile del Contratto istituzionale di sviluppo dell’area di Taranto.
Con l’inaugurazione odierna, l’intera banchina sarà agibile e funzionale. Portato a termine il collaudo dei due tratti sottoposti a lavori.
Con gli ulteriori 600 metri, a disposizione degli operatori ci saranno 1.500 metri di infrastruttura.
Tutto l’intervento, per un importo pari a 75 milioni di euro, ha consentito l’adeguamento di 1.200 metri di banchina al nuovo fondale (16,50 metri di profondità) «ed alle sollecitazioni derivanti dalle navi di ultima generazione e dalle gru di banchina». I 1.200 metri sono stati ammodernati in due tappe: i primi 600 metri completati a luglio 2016 e collaudati di recente, gli ulteriori 600 metri ultimati a giugno scorso e da poco finiti di collaudare. I lavori sono consistiti nell’avanzamento della banchina attraverso una struttura di palificazioni in mare.
Con questi lavori, rende noto l’Autorità portuale di sistema del Mar Ionio, «è stata altresì eseguita una prima fase dei dragaggi nell’area prospiciente la nuova banchina portando una fascia di circa 20 metri alla profondità di 16.50 metri». In totale «saranno immediatamente disponibili ben 1.500 metri lineari di banchina (600 metri lineari già collaudati e operativi, più 600 in corso di collaudo, più altri 300 non oggetto di lavori e già operativi), oltre al piazzale retrostante, che saranno subito utilizzabili dalle imprese portuali e dagli operatori interessati».
Ora si tratta di trovare per il molo polisettoriale uno o più operatori che utilizzino la banchina e ricollochino al lavoro gli oltre 500 lavoratori ex Tct in mobilità che nel frattempo assorbirà la nuova Agenzia per il lavoro portuale.
E in questo senso il presidente dell’Autorità, Sergio Prete, incontrando nelle scorse settimane i sindacati, ha affermato che per il molo polisettoriale sono giunte alcune manifestazioni di interesse da parte di gruppi propensi a chiedere la concessione e che un punto di situazione sarà fatto a settembre.
Il molo polisettoriale, infatti, è l’infrastruttura che dal 2001 sino a fine 2014 ha utilizzato per le attività di movimentazione container la società Evergreen, uno degli azionisti di Taranto container terminal (Tct) che poi è stata messa in liquidazione a giugno 2015.
Dopo la piastra logistica, la riqualificazione della banchina del polisettoriale è un’altra, importante opera del porto di Taranto che giunge a conclusione.
Il ministro De Vincenti dopo il porto sarà in Prefettura a Taranto per firmare il protocollo di legalità.
Obiettivo è dare una cornice di sicurezza agli ingenti investimenti che si stanno muovendo nell'area a partire da quelli del Contratto istituzionale di sviluppo: 880 milioni di cui la metà riferiti a lavori in corso.
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