Eataly ha aperto a Parigi venerdì 12 aprile alle ore 12 , nel cuore del quartiere Marais, in un complesso architettonico storico del gruppo Galeries Lafayette, franchisee del marchio italiano, su 4.000 metri quadri di cui 2.500 aperti al pubblico.
L'edificio, spiega una nota, ha subìto importanti interventi di riqualificazione che lo hanno trasformato in uno spazio multifunzionale su tre livelli in cui trovano posto il mercato, la ristorazione e la didattica e in cui lavorano circa 300 persone, metà italiane e metà francesi. Il negozio sarà aperto 7 giorni su 7 fino alla mezzanotte, da giovedì a domenica fino alle 2 del mattino.
Dopo il primo punto vendita aperto a Torino nel 2007 questo è il 39° format del gruppo nel mondo.
La collaborazione con la famiglia Houzé
«Ci sono voluti 12 anni perché ci sentissimo pronti a realizzare il sogno di portare il meglio delle eccellenze regionali
italiane nel paese che più di qualunque altro ha saputo valorizzare e raccontare i propri prodotti» spiega Andrea Guerra,
presidente esecutivo di Eataly. «I francesi hanno sempre dimostrato grande apprezzamento per il cibo italiano e non li deluderemo
- commenta Oscar Farinetti, fondatore di Eataly - e ringraziamo la famiglia Houzé per aver condiviso in modo così profondo
i nostri valori». Il gruppo Galeries Lafayette ha commissionato all'artista scozzese neo-minimalista Martin Boyce la sua prima
grande installazione a Parigi: tre opere permanenti saranno il pavimento, il tetto e la porta d'ingresso, un lavoro ispirato
agli alberi cubisti creati dagli scultori modernisti francesi e dai fratelli gemelli Jan e Joël Martel.
Il negozio in Rue Sainte-Croix de la Bretonnerie
«Siamo molto ottimisti - spiega Farinetti - perché negli altri nostri store nel mondo, i visitatori più numerosi che arrivano
da fuori sono proprio i francesi».
A fare gli onori di casa sono i vertici delle Galeries Lafayette, che hanno acquisito il franchising esclusivo di Eataly in
Francia. La nuova creatura di Farinetti, che propone una condivisione dell'ispirazione dei prodotti “al 50% italiana,
al 50% francese”, sorge al numero 37 nella stradina di Sainte-Croix de la Bretonnerie, con un mercato ricchissimo di prodotti
originali e persino di repliche francesi di prodotti considerati inimitabili, come la mozzarella di bufala: il latte arriva
ogni mattina, prodotto da bufale autentiche che pascolano nel centro della Francia, la mozzarella viene prodotta nel 12/o
arrondissement di Parigi e poche ore dopo si esibisce, succulenta, sui banchi di Eataly Marais.
Vini e cibo made in Italy
I prodotti italiani saranno 1.500, i punti di ristorazione saranno 7, per un totale di 400 posti seduti a tavola, i vini in
quella che Farinetti ha definito “la più grande cantina italiana di Parigi” saranno 1.200, gli “ambasciatori” di Eataly in
Francia a lavorare nel nuovo food store oltre 300. Nella nuova sede del marchio che ha saputo sposare le realtà locali di
mezzo mondo, da Dubai a New York, si potrà gustare un espresso come in una piazza di Napoli sia a “Il Caffè” sia a “La Gelateria”,
dove si potranno gustare le specialità di Venchi. Il luogo privilegiato per l'aperitivo è il “Bar Torino”, che si affaccia
sulla piazzetta Sainte-Croix de la Bretonnerie e dove ai cocktail dal sapore italiano si potranno associare focacce e assaggi
di pasta. La “Panetteria” propone tutte le varietà di pizza, dalla “romana” a quella con la mortadella, dalla schiacciata
alla focaccia genovese. La “Macelleria”, dove il celebre mcellaio francese Yves-Marie le Bourdonnec collabora con gli allevatori
piemontesi del consorzio della Granda, offrirà a qualsiasi ora tagli di carne preparati e affettati al momento. Dal prosciutto
di Parma al culatello, dal Gorgonzola al Pecorino romano saranno le specialità di “Salumi e Formaggi”. I due luoghi che sembrano,
fin d'ora, affascinare di più i francesi sono la piazza con il mercato a cielo aperto (con carciofi romani, pomodorini di
Sicilia e piselli freschi, prodotti di qualità sconosciuta in Francia) e la Scuola di Cucina, dove giovani appassionati e
famiglie parigine potranno imparare a cucinare specialità italiane.
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