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Il caso Grecia piomba sul vertice Ue. Schäuble e Varoufakis ai ferri…

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Il caso Grecia piomba sul vertice Ue. Schäuble e Varoufakis ai ferri corti, interviene la Merkel

  • –dal nostro corrispondente

BRUXELLES - Doveva essere un vertice europeo oggi e domani dedicato all'unione energetica, al Fondo europeo per gli investimenti strategici, al rapporto con i paesi dell'Est Europa. Rischia di essere un summit dominato dalla questione greca dopo che il premier Alexis Tsipras è riuscito a convincere i suoi partner a organizzare un incontro a margine del Consiglio europeo per discutere della gravissima crisi finanziaria del suo paese. Su questo fronte, tuttavia, la Germania non prevede un accordo a breve.

Stretto tra le richieste dei suoi creditori, impopolari in Grecia, e i rischi sempre più evidenti di stretta finanziaria, Tsipras vuole spostare il dibattito dal piano tecnico al livello politico. Molti suoi partner temono che dietro alla domanda greca ci sia in fondo un nuovo tentativo di rinviare riforme per modernizzare l'economia del paese. Il momento è delicato: le tensioni degli ultimi giorni non possono escludere incidenti di percorso, come una uscita accidentale della Grecia dalla zona euro.

L'incontro di questa sera dovrebbe riunire oltre a Tsipras anche i leader di Germania e Francia così come i presidenti delle principali istituzioni comunitarie. In una intervista alla radio francese Europe 1, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha spiegato: «Ripeterò» a Tsipras «ciò che gli ho già detto due volte: la Grecia deve adottare le necessarie riforme, la Grecia deve assicurare che gli impegni presi davanti all'Eurogruppo nel 2012 e ancora recentemente siano rispettati».

In una conferenza stampa, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha affermato che l'incontro sulla Grecia «non sarà decisivo perché è un incontro informale e ci sono luoghi formali dove prendere le decisioni». Il premier spagnolo Mariano Rajoy è stato ancor più chiaro: «Non sarà un incontro decisivo, perché decisivo è ciò che succede all'Eurogruppo». Come dire che i Ventotto vogliono comunque evitare che la vicenda greca venga decisa dai leader nazionali.

Sul tavolo, c'è un accordo del 20 febbraio con il quale i creditori della Grecia si sono detti d'accordo a prorogare il programma di aggiustamento economico fino alla fine di giugno. Al memorandum sono associati nuovi aiuti per 7,2 miliardi di euro, purché il governo Tsipras introduca riforme economiche, attualmente in discussione a livello tecnico. Secondo diplomatici qui a Bruxelles, il rapporto tra le parti è peggiorato negli ultimi giorni, segnato da numerose incomprensioni.

Non è un caso se stamani al Bundestag a Berlino, la cancelliera tedesca Angela Merkel si è voluta per alcuni aspetti accomodante. Dopo avere spiegato che l'aiuto di un paese deve corrispondere a obblighi da parte dell'altro paese, la signora Merkel ha ribadito che “la fine dell'euro significa la fine dell'Europa”. Ha poi precisato: «Ho invitato il premier Alexis Tsipras a Berlino lunedì (…) Avremo modo di discutere in dettaglio, e forse anche di discutere animatamente».

Die Welt, un giornale solitamente bene informato del pensiero della Cancelleria, spiegava stamani che la signora Merkel avrebbe deciso di affrontare in prima persona la questione greca, dopo che nelle ultime settimane aveva volutamente lasciato il dossier al suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble. La cancelliera è preoccupata dalla piega che hanno preso le discussioni pubbliche di questi giorni, segnate anche dalla richiesta greca di risarcimenti di guerra.

Il rapporto personale tra lo stesso Schäuble e il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis appare compromesso. C'è quindi il desiderio della signora Merkel di calmare le acque, anche se oggi al Bundestag ha sottolineato come non ci sarà accordo con la Grecia sul futuro della sua politica economica e sull'esborso di nuovi aiuti internazionali né oggi quando Tsipras incontrerà alcuni suoi omologhi per un incontro a margine del vertice, né lunedì quando lo stesso premier greco visiterà Berlino.

Il vertice di due giorni qui a Bruxelles inizia nel pomeriggio. Al di là della Grecia, i Ventotto faranno proprio il progetto di unione energetica presentato dalla Commissione europea; discuteranno di Partenariato Orientale; e dibatteranno della situazione in Libia. Davanti al Bundestag, la signora Merkel ha detto di voler chiedere ai suoi partner la proroga fino a dicembre delle sanzioni economiche contro la Russia, accusata di fomentare la guerra civile in Ucraina.

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