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L’agenzia europea per la sicurezza aerea: mai più un pilota solo…

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LA TRAGEDIA Germanwings

L’agenzia europea per la sicurezza aerea: mai più un pilota solo in cabina

Per le compagnie europee, diventa obbligatoria la presenza di almeno due persone in cabina di pilotaggio. L'Easa, l'agenzia europea per la sicurezza aerea, ha infatti emanato una “raccomandazione temporanea” per mettere in atto questa procedura che avrà effetto immediato e prevede che, in caso di momentanea assenza di un pilota dal cockpit, sia presente un membro del personale di cabina. La decisione arriva dopo un fitto giro di consultazioni tra le authority nazionali dell'aviazione civile.«La raccomandazione - si evidenzia - potrà essere rivista alla luce di qualsiasi nuova informazione sull'incidente», aggiunge il direttore esecutivo di Easa Patrick Ky.

La raccomandazione dell'Easa è stata preceduta da diverse compagnie aeree, a cominciare da Alitalia ed Easyjet, ieri, e, oggi, dal gruppo Lufthansa, di cui fa parte la consociata Germanwings, e da Wizzair. In questo modo, anche per le compagnie europee viene introdotto l'obbligo introdotto dalla statunitense Faa, Federal Aviation Administration, con l'installazione a bordo delle porte blindate del cockpit, come protezione dell'equipaggio da attacchi dall'esterno.

L'obbligo della presenza costante di due persone in cabina di pilotaggio è stato adottato anche dalla compagnia aerea Arkya (la seconda di Israele) ed entrerà in vigore già nei prossimi giorni. La compagnia gestisce voli all'interno di Israele e verso una ventina di scali all'estero.

«Questa procedura - spiega il direttore della regolazione tecnica dell'Enac Alessandro Cardi - inizialmente è stata applicata da tutte le compagnie quando, subito dopo l'attacco alle Torri Gemelle, sono state introdotte nuove misure urgenti di security, a cominciare da quella più importante dell'introduzione delle porte blindate con sistema di apertura/chiusura dall'interno. Se un pilota avesse dovuto alzarsi e uscire dal cockpit, l'altro pilota avrebbe dovuto rimanere sempre ai comandi. Ma poi, nel caso di richiesta di accesso in cabina di pilotaggio, avrebbe dovuto alzarsi e lasciare i comandi incustoditi».

Per evitare il verificarsi di questa fattispecie, «veniva richiesta la presenza di un membro dell'equipaggio di cabina che presidiasse la porta». Poi sono arrivate le videocamere che hanno consentito di introdurre delle novità nell'applicazione delle procedure. «Successivamente - riferisce Cardi - sono intervenute le videocamere che inquadravano chi era alla porta. A quel punto, il pilota ai comandi era in grado di verificare, attraverso la videocamera, chi fosse alla porta e decidere, rimandendo ai comandi, se consentire o meno l'accesso in cabina». La Faa ha, invece, mantenuto l'obbligo di almeno due persone nel cockpit per tutti questi anni.

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