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Francia: Ue allungherà scadenze del debito greco. Fmi: è…

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EMERGENZA GRECIA

Francia: Ue allungherà scadenze del debito greco. Fmi: è insostenibile

La Grecia non è in grado di sopportare il peso di un debito pubblico ormai insostenibile, e in aumento, senza un taglio consistente. È questa la conclusione alla quale giunge l’Fmi, il Fondo Monetario Internazionale, in un’analisi interna diffusa dalle principali agenzie di stampa internazionali. «Il debito della Grecia può diventare sostenibile - si legge nel rapporto - soltanto con un taglio che va ben al di là di quanto concordato finora con l’Eurogruppo».

Lasciando da parte l’ipotesi di un haircut, un taglio secco del valore nominale del debito che l’Eurosummit ha escluso categoricamente, restano in campo quelle di un allungamento delle scadenze dei rimborsi, di una proroga del periodo di grazia e del taglio dei tassi d’interesse. Ebbene, secondo gli esperti del Fondo per rendere sostenibile il debito greco serve un periodo di grazia (cioè una moratoria) sui pagamenti per 30 anni (attualmente è previsto un periodo di 10 anni) e una radicale estensione del periodo di rimborso (al vertice europeo del weekend si era ventilata la possibilità di portarlo a 60 anni, ipotesi poi sfumata).

Il premier francese Manuel Valls conferma che si andrà in questa direzione. I partner europei, ha detto durante il dibattito parlamentare che ha ratificato a larga maggioranza (412 a favore, 69 contrari) l’accordo siglato lunedì fra Atene e l’Eurozona, seguiranno l'auspicio del Fondo monetario internazionale ed effettueranno un “re-profiling”, un riscadenzamento del debito greco.

Secondo gli esperti dell’organizzazione internazionale guidata da Christine Lagarde, l'indebitamento dello Stato ellenico salirà nel 2018 a poco meno del 200% del pil circa dall'attuale 180%. Nel suo ultimo rapporto sulla Grecia, il Fondo partiva dal presupposto di una discesa del rapporto debito/pil al 142% per il 2022. Tra le cause del boom del debito, l'Fmi cita anche i danni subiti nelle ultime due settimane dall'economia e dalle banche greche per effetto del protrarsi della crisi.

L’Fmi lancia un allarme anche sul fabbisogno di capitale delle banche greche che sarebbe più elevato del previsto rispetto ai 25 miliardi che, nel piano elaborato nel fine settimana, sono destinati al risanamento del settore bancario. Una ristrutturazione del debito greco, con relativo taglio, può essere gestita, secondo l’Fmi, solo sul lunghissimo termine. Necessari sono «un profondo riscadenzamento» dei rimborsi su base trentennale e sull'intero debito, così da raggiungere gli effetti auspicati con contemporaneo periodo di grazia sui rimborsi ed esenzione dal pagamento dei tassi di interesse.

I Paesi debitori dell'Eurogruppo, soprattutto la Germania, sono sempre stati contrari a un taglio del valore nominale del debito pubblico greco (il cosiddetto «haircut») con una disponibilita' a discutere, invece, di un possibile allungamento delle scadenze.

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