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Gran Bretagna, si insedia Theresa May. Agli Esteri l’ex sindaco…

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il dopo brexit

Gran Bretagna, si insedia Theresa May. Agli Esteri l’ex sindaco Boris Johnson

Theresa May (Ap)
Theresa May (Ap)

«Insieme per una Gran Bretagna migliore», con «un nuovo ruolo positivo e coraggioso» nel mondo anche dopo aver lasciato l'Unione europea: queste le parole pronunciate da Theresa May nel suo primo discorso da premier a Downing Street. May ha invocato più giustizia sociale: le priorità del governo saranno rivolte «non ai potenti, ai ricchi e ai privilegiati», ma alla gente che lavora. Ha poi definito la Brexit «una sfida» e ha parlato di «un momento importante per il Paese dopo il referendum», evocando la necessità «di un grande cambiamento», ma anche di «una visione positiva del nostro ruolo nel mondo». Non è mancata, da parte del neoinsediato premier, la promessa di difendere l'unità del Regno Unito e di tutti i suoi cittadini, rafforzando i legami tra Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord.

May è diventata oggi la seconda donna della storia a guidare il governo britannico dopo la “iron lady”, Margaret Thatcher. In prima serata è stata infatti ricevuta formalmente a Buckingham Palace, accompagnata dal marito Philip, da Elisabetta II, davanti alla quale si è inchinata e ha fatto atto formale di sottomissione ottenendo, quindi, di succedere a David Cameron. Subito dopo, si è recata a Downing Street dove ha tenuto una breve conferenza stampa.

Sulle orme della Thatcher, ha davanti a sé un compito arduo: non solo mettere in moto la Brexit (contro la quale lei, pur euroscettica, si è battuta) e ricucire la profonda divisione nel Paese. Ministro dell'Interno del governo conservatore uscente, May entra a Downing Street tre settimane dopo il voto dei britannici per uscire dall'Ue.

Nel rimpasto Philip Hammond si è aggiudicato la poltrona più importante: l'ex ministro degli Esteri è stato nominato cancelliere dello Scacchiere, e quindi titolare del Tesoro, al posto di George Osborne, in carica dal 2010, fedelissimo di David Cameron e sostinitore del “Remain”. L’ex sindaco di Londra Boris Johnson è il nuovo ministro degli Esteri.

Nel nuovo governo alcuni dei posti di maggior spicco dovrebbero essere occupati proprio da donne, come Amber Rudd, che ha preso il posto della May all'Interno. Altri nomi sono Michael Fallon alla Difesa e Liam Fox al Commercio internazionale. Al cruciale (e nuovo) ministero che si occuperà direttamente della Brexit è stato nominato David Davis.

Già Cameron aveva lavorato a un maggiore bilanciamento tra i generi (sette donne ministro, un terzo del totale), ma la May potrebbe andare ancora oltre. Tra coloro che dovrebbero occupare un posto di rilievo ci dovrebbe essere Justine Greening, finora dedita allo Sviluppo internazionale; e ancora Harriett Baldwin, Margot James e Karen Bradley, che era con May al ministero dell'Interno.

Quanto al suo compito più delicato, mettere in moto la Brexit, una portavoce ha assicurato che si sta già creando un nuovo ministero proprio per negoziare l'uscita britannica dall'Ue. «Brexit significa Brexit e vogliamo farne un successo», ha detto May preannunciando però che non chiederà l'attivazione dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona prima di fine anno. Lei vuole colloqui informali con i leader europei prima del prossimo Consiglio Ue, il 20 ottobre. A fine agosto comunque Hollande-Merkel- Renzi si vedranno all'Eliseo.


Cameron: «È stato un onore servire il mio Paese»

Prima di lasciare l'ufficio occupato per 6 anni a Downing Street, Cameron, accompagnato dalla moglie e dai tre figli, ha reso una dichiarazione. “È stato il più grande onore della mia vita» lavorare qui, ha detto aggiungendo «il mio unico desiderio è che questo grande Paese che io amo tanto continui ad avere successo».

Il primo ministro scozzese: «Brexit non si applica alla Scozia»
Le divisioni sul tema Brexit all’interno del Regno Unito, comunque, non si placano nemmeno oggi. Nicola Sturgeon, primo ministro scozzese, ha ribadito infatti che la Brexit «non si applica alla Scozia», che ha votato a grande maggioranza per rimanere nell'Unione europea. «Theresa May ha detto che, secondo lei, Brexit significa Brexit. Rispetto il fatto che abbia questo mandato perché l'Inghilterra e il Galles hanno votato» per l'uscita dall'Ue. Ma «tengo a precisare che questo mandato non si applica alla Scozia che ha votato per restare nell'Ue», ha detto ad una conferenza stampa a Londra. «Io stessa ho il mandato di rispettare i desideri degli scozzesi trovando il modo di mantenere la Scozia nell'Ue o proteggendo la nostra relazione con l'Europa», ha aggiunto sperando che Theresa May «rispetti il modo in cui ha votato la Scozia». Nicola Sturgeon ha anche detto di sperare che Theresa May «mostri più leadership nei prossimi mesi di quella che ha mostrato durante il referendum sull'Ue».

Gli auguri di Juncker. Ma bisogna affrontare «presto» la questione Brexit
Intanto, arrivano gli auguri (di circostanza?) sia del presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sia del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. Tusk si è congratulato con la premier britannica e ha detto di augurarsi una collaborazione «fruttuosa». «A nome del Consiglio europeo», che riunisce i leader degli attuali 28 stati membri, Tusk ha ugualmente espresso la sua «impazienza» per poterla accogliere nel Consiglio. Juncker ha espresso le sue “più vive congratulazioni “ a Theresa May per la nomina. «Spero che avremo la possibilità di incontrarci in un prossimo futuro», scrive in un messaggio. La decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Unione Europea ha creato una «situazione nuova», che deve essere affrontata «presto», e per questo attende con ansia di vedere i suoi piani riguardo al rapporti che la Gran Bretagna avrà con la Ue.

Hollande: far partire appena possibile i negoziati per la Brexit
I negoziati per la Brexit «partano il prima possibile». Questo è l'auspicio che il presidente francese, Francois Hollande, ha espresso alla neopremier britannica Theresa May. In un colloquio telefonico, Hollande e May hanno espresso il loro impegno per sviluppare ulteriormente le relazioni amichevoli tra i due Paesi. La notizia del colloquio Hollande-May è stata resa nota dall'Eliseo.

Merkel: «la cooperazione tra Gran Bretagna e Germania deve continuare»
Anche Angela Merkel ha telefonato alla premier britannica Theresa May per congratularsi del suo nuovo incarico. Lo ha riferito il portavoce della ancelliera tedesca Steffen Seibert. Merkel e May, ha spiegato, «si sono dette d'accordo che la cooperazione tra Gran Bretagna e Germania deve continuare nello spirito delle buone relazioni tra i due paesi, anche in visita dei prossimi negoziati sull'uscita del Regno unito dall'Unione europea». (fs)

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