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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2014 alle ore 06:39.
L'ultima modifica è del 16 luglio 2014 alle ore 13:22.

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Aumenta il pressing sull'amministrazione finanziaria per la proroga del termine per la presentazione del modello 770 ordinario che scade il prossimo 31 luglio.
All'agenzia delle Entrate sono giunte in queste settimane richieste molto dettagliate sia parte degli intermediari, come banche e società di gestione del risparmio, che da parte di associazioni professionali per sollecitare un allineamento del termine a quello di deposito degli altri modelli dichiarativi, vale a dire al 30 settembre 2014.

Al momento dall'amministrazione finanziaria non sono trapelate indicazioni, né in senso favorevole al rinvio né in senso opposto, e questo lascia più di qualche speranza agli operatori di avere più margini per far fronte all'adempimento.
Tra le problematiche di maggior peso sollevate dagli intermediari c'è quella relativa al trattamento dell'acconto dell'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato. Lo scorso dicembre, infatti, gli intermediari finanziari hanno dovuto versare un acconto sull'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato dovuto dalla clientela, acconto scomputabile solo dai versamenti delle imposte sostitutive relative a plusvalenze realizzate nel mese di novembre dell'anno precedente. Le difficoltà di calcolo – si veda più nel dettaglio l'articolo sotto – sono accentuate dal fatto che l'eventuale eccedenza dell'acconto rispetto all'imposta sostitutiva dovuta nell'anno successivo è scomputabile dal versamento dell'acconto da eseguire nel medesimo periodo.

Sul fronte professionale è il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, a spiegare il disagio delle categorie: «Si ripete ogni anno la medesima situazione che porta gli studi dei consulenti del lavoro e degli altri professionisti a una concentrazione di scadenze che impediscono una ordinaria e razionale gestione delle attività professionali.
Situazione creata per una serie di eventi non imputabili ai professionisti e agli imprenditori: lo slittamento delle scadenze fiscali, peraltro sempre vicino ai giorni di termine, la conseguente quanto necessaria distribuzione di nuove release da parte delle software house dei programmi gestionali, la diffusione di note e chiarimenti che interferiscono su quanto già elaborato. In questa situazione creatasi non è possibile svolgere con serenità e tempestività gli adempimenti in scadenza».

Lo scorso 4 luglio il Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro ha inviato una formale richiesta di proroga al neo direttore dell'agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. In particolare, scrivono i consulenti, la scadenza «nel caso del modello 770 non può che essere rinviata al 30 settembre prossimo, in uno con il ravvedimento operoso. Ci avrebbe fatto grande piacere concludere queste attività professionali prima del periodo feriale di agosto ma le condizioni che si sono venute a creare ce lo impediscono».

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