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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2014 alle ore 15:05.
L'ultima modifica è del 16 settembre 2014 alle ore 17:40.

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Un piano d'azione globale contro l'elusione fiscale da parte delle multinazionali. Lo ha presentato l'Ocse in accordo con il G20 nel quadro del progetto sull'ottimizzazione fiscale che mira a stabilire regole del gioco internazionali uniche sulle tasse per mettere fine all'erosione delle basi d'imposizione e al trasferimento artificiale degli utili di impresa verso paesi o territori "compiacenti".

L'Ocse ha reso pubbliche le prime sette raccomandazioni basate sulla trasparenza e coerenza internazionale della tassazione delle imprese. «Non si tratta di bla bla. Sono indicazioni tecniche che mirano a ristabilire la sovranità fiscale», ha detto Pascal Saint Amans, responsabile del progetto per l'Ocse. Le raccomandazioni saranno presentate ai ministri delle Finanze del G20 a Cairns in Australia il 20 e 21 settembre. Altre otto raccomandazioni saranno presentate l'anno prossimo e alcune, negli auspici dell'Ocse, potranno essere applicate entro la fine del 2015.

Quello presentato dall'Ocse, su mandato del G20, è un «pacchetto storico» di iniziative, un «passo cruciale» contro l'ottimizzazione fiscale delle multinazionali, ma lascia aperte «due sfide: la sfida dell'implementazione e quella dell'inserimento dei Paesi in via di sviluppo» nel processo. Questo il commento del segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria.

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