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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2014 alle ore 16:42.
L'ultima modifica è del 30 settembre 2014 alle ore 18:44.

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Dopo la sentenza sul diritto all'oblio della Corte di Giustizia dell'Ue del maggio di quest'anno che ha riconosciuto il diritto ad essere «de-indicizzati» dal motore di ricerca e ha imposto a Google di provvedere alle richieste degli utenti, le Autorità Ue Garanti della privacy hanno deciso di elaborare criteri comuni per gestire i ricorsi e i reclami presentati da utenti che si sono visti opporre un rifiuto da Mountain View. Lo rende noto il Garante per la protezione dei dati personali, spiegando che la decisione è stata presa nell'ultima riunione svoltasi a Bruxelles.

In questo modo «è stato compiuto, dunque, un primo passo in vista di un'armonizzazione dei criteri, procedurali e sostanziali, per gestire i casi in cui il motore di ricerca respinge una richiesta di deindicizzazione».

A Bruxelles le Autorità hanno ribadito che tutti i motori di ricerca devono adempiere agli obblighi derivanti dalla sentenza della Corte europea e hanno sottolineato di aver ricevuto negli ultimi mesi un buon numero di ricorsi a seguito del diniego opposto da Google. Segno questo, a giudizio del Gruppo, che la questione dell' «oblio» e dei meccanismi per garantirlo è un'esigenza largamente sentita e condivisa da parte dei cittadini europei.

Le Autorità hanno concordato di costituire una rete di «punti di contatto» per scambiare rapidamente informazioni, e creare una tool box (una «scatola degli attrezzi») di criteri comuni per garantire un approccio coordinato nella gestione dei ricorsi e reclami presentati da utenti non soddisfatti della risposta fornita dai motori di ricerca.

A questo scopo, le Autorità hanno creato un database condiviso delle decisioni assunte man mano su questi ricorsi e reclami, ed hanno messo a punto uno schema di analisi di tali decisioni, in cui sono evidenziate le analogie o le differenze nelle valutazioni volta per volta effettuate, soprattutto rispetto a casi particolarmente complessi o caratterizzati da elementi di novità.

Hanno inoltre avviato incontri sia con rappresentanti dei motori di ricerca sia con rappresentanti degli editori e dei media online al fine di seguire da vicino la delicata fase di attuazione della sentenza.

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