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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2010 alle ore 13:55.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2010 alle ore 13:08.
In quest'anno la lotta alla criminalità è «proseguita con accresciuta incisività»
consentendo la cattura di boss e l'aggressione «di consistenti patrimoni». Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del 158mo anniversario della Fondazione della Polizia, in un messaggio nel quale esprime la gratitudine dell'intera Nazione per «l'impegno a tutela dell'esercizio delle libertà e dei diritti costituzionali, in uno con la garanzia della sicurezza».
Maroni: «Alta l'attenzione del governo nella lotta al terrorismo internazionale. Nella lotta al terrorismo internazionale, ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, «l'attenzione del Governo è sempre molto alta: in questi due anni sono stati individuati e espulsi, per motivi di sicurezza dello Stato, nove terroristi pericolosi». In due anni, ha detto il ministro, i reati sono diminuiti di oltre l'11% con una riduzione ancora maggiore se si considerano i reati a forte allarme sociale, come furti, rapine e violenza alle persone, ricordando che comunque «la sicurezza richiede uno sforzo continuo, anzi, uno sforzo partecipato».
Omaggio ai caduti in servizio. Il capo dello Stato ha anche reso omaggio a tutti coloro i caduti nell'espletamento delle proprie funzioni, rinnovando ai familiari dei caduti la solidale vicinanza dell'intera Nazione. Napolitano ha anche voluto ricordare «la meritoria attività svolta, con dedizione e spirito di solidarietà, in favore delle comunità dell'Abruzzo colpite dal tragico sisma, ha motivato il conferimento della medaglia d'oro al merito civile alla bandiera del corpo».
Premiata la cattura dei latitanti di Cosa nostra e 'ndrangheta. Diploma di promozione per merito straordinario al personale della sezione catturandi della Squadra mobile della questura di Palermo e al servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia. A loro si deve la cattura del latitante Domenico Raccuglia, boss al vertice di Cosa nostra. Promozione per merito straordinario anche al servizio Polizia scientifica per la complessa attività investigativa che ha portato all'arresto del boss corleonese, Giovanni Nicchi, e al personale della Squadra mobile della questura di Reggio Calabria per aver catturato i due massimi esponenti della 'ndrangheta calabrese, Giovanni Strangio e Francesco Romeo, inseriti nell'elenco dei latitanti più pericolosi, entrambi colpiti da mandato di cattura internazionale per la strage di Duisburg.