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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2010 alle ore 08:07.
Il calcio come la Borsa, un secco 3-0 vale un'ondata di acquisti sul mercato azionario. Con queste convinzioni, e con la conoscenza accumulata in 211 anni di storia, alla JpMorgan hanno pochi dubbi: sarà l'Inghilterra a vincere il mondiale di calcio in Sudafrica. Per Matthew Burgess e Marco Dion, esperti di analisi quantitativa, la nazionale allenata da Fabio Capello batterà la Spagna nella finale dell'11 luglio. Dopo aver eliminato l'Olanda ai rigori. Non sono sparate fatte al distributore di caffè. Il modello è «lo stesso utilizzato con successo per la selezione dei titoli azionari» spiegano dagli uffici londinesi della società finanziaria: mette assieme il ranking Fifa, le aspettative degli specialisti, gli ultimi risultati delle squadra. E toglie di mezzo «le interferenze delle opinioni umane». Anche se dimentica i guai muscolari di Wayne Rooney e certo non guarda alle assenze di Totti e Cassano. Quelle sì sono chiacchiere da bar.
Gli stessi esperti che non hanno visto arrivare la crisi finanziaria più grave dalla grande depressione cercano rivincite nel pallone. «È il Brasile la nazionale più forte del prossimo mondiale. Ma - spiegano Burgess e Dion - questo non basta, uscirà contro l'Olanda ai rigori. Procedendo, partita dopo partita, sul tabellone siamo arrivati alla conclusione che sarà l'Inghilterra a vincere la coppa dopo 44 anni». Nel 2006 erano stati i banchieri di Ubs - che oggi dicono Brasile, davanti a Germania e agli azzurri di Marcello Lippi - ad azzeccare l'Italia campione.
«L'incertezza comunque c'è sempre», spiegano alla JpMorgan. Meglio forse affidarsi ancora all'esperienza dei bookmaker: per William Hill vincerà la Spagna, quotata 4-1. A seguire Brasile e Inghilterra (5-1 e 6-1). Mentre l'Italia che troverà sul cammino proprio la squadra spagnola è data solo 14-1.