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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2010 alle ore 13:44.
L'ultima modifica è del 19 maggio 2010 alle ore 14:22.
Domani arrivano in Italia le salme di Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio, i due alpini uccisi ieri in Afghanistan. Arriveranno all'aeroporto di Ciampino alle 9. Per giovedì sono previsti i funerali. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso dell'informativa urgente del Governo sul grave attentato in Afghanistan nel quale due militari italiani sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti. Secondo La Russa. Non c'è una strategia mirata contro gli italiani in Afghanistan: «Ieri ci sono stati infatti altri morti e ciò dimostra che non c'è pericolo per una componente, ma per tutto il contingente internazionale da parte di chi vuole impedire per la stabilizzazione del Paese». L'informativa si è svolta dinanzi a poco più di 100 deputati su 630. Le maggiori presenze fra le file dell'Udc e del Pd.
Il ministro ha spiegato che un nucleo italiano specializzato in attività di investigazione sta raccogliendo elementi utili sulla qualità e la quantità dell'esplosivo utilizzato ieri. Si è trattato di «un ordigno improvvisato di altissima potenzialità», ha spiegato il ministro. Al momento sono impiegati in Afghanistan 3.300 militari italiani che appartengono a tutte le forze armate e che sono destinate a raggiungere quasi 4.000 unità entro la fine dell'anno.
«Fintanto che ci saranno missioni internazionali - ha detto La Russa - si potrà discutere del numero dei militari da schierare, ma non delle risorse necessarie a garantire loro il massimo della sicurezza». Inderogabile, ha sottolineato La Russa, «mantenere le dotazioni ai più elevati livelli qualitativi per rispondere alle esigenze di maggiore sicurezza a fronte degli accresciuti rischi del teatro afgano» e aggiornare i sistemi di difesa alla minaccia attuale e a quella ipotizzabile in futuro.
«Speriamo che il caporale Cristina Buonacucina, la prima soldatessa italiana ferita in modo serio in missione, possa tornare al più presto in Italia», ha detto Ignazio La Russa. La donna, ha spiegato il ministro, «ha riportato una serie di fratture alle caviglie, alla colonna vertebrale e contusione al fegato. Questa mattina è stata trasportata nell'ospedale tedesco di Ramstein, dove c'è anche un neurochirurgo del Celio per assistere i colleghi. L'obiettivo è fornirle la migliore