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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2010 alle ore 08:08.
ROMA - Il pensionamento di vecchiaia a chi maturerà i requisiti dal prossimo anno, un adeguamento al ribasso del sistema di calcolo delle liquidazioni per le quote maturate dal 2011 per i dipendenti pubblici, un tetto di reddito (25.000 euro per i single; 38.000 se cumulato con quello del coniuge) per ottenere l'indennità di accompagnamento legata a un'invalidità civile. Eccolo il “pacchetto previdenziale” della bozza di decreto che compone la manovra correttiva. La novità, ammesso che il Consiglio dei ministri la confermi, non riguarda dunque le pensioni di anzianità, per le quali continuerebbe a valere l'attuale sistema di due finestre anche l'anno venturo, quando ci si pensionerà con 35 anni di contributi e 59 d'età se dipendenti e 60 se autonomi. In effetti, se così fosse, ne uscirebbe un provvedimento molto ridotto rispetto alle ipotesi circolate nei giorni scorsi e anche un po' squilibrato a danno delle lavoratrici, aspetto quest'ultimo che difficilmente il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, accetterà.
Le pensioni di vecchiaia da liquidare nel 2011 non dovrebbero discostarsi di molto da quelle che l'Inps ha previsto per quest'anno, vale a dire 275mila (contro le 180mila anzianità, le 195mila prestazioni per i superstiti e le 100mila nuove prestazioni assistenziali tra cui gli assegni sociali, gli agricoli e le inabilità). E nella maggior parte dei casi si tratta di donne, che a causa della discontinua carriera lavorativa riescono a maturare con meno facilità dei maschi il requisito di anzianità.
Il meccanismo previsto riduce da 4 a 2 i momenti di pensionamento, che però potrebbero anche salire a 3 lasciando aperta una sola finestra: per chi matura il requisito entro il primo semestre del 2011 (65 anni gli uomini, 60 le donne) la finestra si apre dal 1° gennaio 2012, mentre per chi lo matura nel secondo semestre andrà in pensione dal 1° luglio 2012. Per gli autonomi le finestre sono spostate in avanti di altri sei mesi: al luglio 2012 per chi maturerà il requisito nel primo semestre dell'anno prossimo e al 1° gennaio 2013 per chi arriva all'età di pensionamento nel secondo semestre 2011. In quest'ultimo caso, quello estremo, l'innalzamento dell'età di pensionamento è di oltre un anno. Il personale del comparto scuola seguirà una procedura propria, legata al calendario delle lezioni, come già avviene oggi.