House Ad
House Ad
 

Notizie Le idee

Obbligati al rigore per crescere

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2010 alle ore 08:07.

Se anche la Francia decide di mettere in Costituzione vincoli anti-deficit vuol dire davvero che in Europa nessuno più è al sicuro. Dalla corsa al ribasso dell'euro all'allargarsi degli spread sui titoli di debito pubblico: i segnali dell'ultima settimana sono più di un campanello d'allarme, è il rumore dei nemici ormai alle soglie di casa. Non c'è Stato in Europa al riparo di mercati pronti a cogliere e punire ogni nuovo indizio di debolezza proveniente dalla zona euro.

Era una necessità, quindi, anticipare i tempi della manovra, annunciando da subito interventi vigorosi per il prossimo biennio. L'Italia non è oggi tra i paesi maggiormente sotto pressione, ma resta un sorvegliato speciale, a causa del suo debito e di un'economia che stenta a ripartire in termini di crescita.
Nei prossimi giorni sarà possibile approfondire e giudicare le singole misure della manovra. Di certo è un bene che nei lavori preparatori il governo abbia messo in primo piano i tagli alla spesa. È importante, però, che si sappia usare il bisturi e non la motosega. Perché il rigore, come continua a ripetere il direttore dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn, darà forza all'Italia e all'Europa solo se non ne indebolirà la capacità di crescere.
C'è un grafico che fotografa in modo preoccupante l'andamento della spesa pubblica italiana. Si vede la curva della spesa corrente che punta decisamente verso l'alto mentre quella in conto capitale si contrae. Significa che in questi anni i costi di funzionamento della macchina pubblica sono cresciuti, mentre sono stati penalizzati gli investimenti per lo sviluppo. Occorre che qualunque intervento sulla spesa abbia come bussola l'obiettivo di invertire questa tendenza.


C'è da augurarsi, dunque, che la sforbiciata sugli enti pubblici sia coraggiosa (ma l'Isae è così necessario? E a quando una riflessione sul Cnel?), che i tagli ai costi della politica non siano solo uno specchietto per le allodole, che sulle pensioni si intervenga in modo strutturale per posticipare l'età del ritiro (c'è una riforma che scatterà nel 2015, perché non anticiparne gli schemi attuativi?).
Nell'ottica di coniugare rigore e crescita, poi, sul Sole 24 Ore di giovedì scorso si è registrata l'inedita convergenza tra Carlo De Benedetti e il ministro Giulio Tremonti sullo schema fiscale "dalle persone alle cose" oppure, se vogliamo, dalla produzione a patrimoni e consumi. Difficile immaginarne l'attuazione già nella manovra, ma è tempo di avviare il percorso. Da subito, invece, va resa effettiva la lotta all'evasione fiscale, vera chiave di volta di questa manovra.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Agenzia Entrate | Attilio Befera | Bruno Visentini | Carlo De Benedetti | Cnel | Fmi | Giulio Tremonti | Guido Tabellini | Istituto di studi e analisi economica | Italia | Politica |

 

Come dimostrano le inchieste e le analisi nella pagina qui a fianco, l'economia in nero è un male italiano che non accenna ad arretrare. Il valore aggiunto non dichiarato è oggi stimato al 16-18% del Pil, con una perdita complessiva di gettito di quasi 120 miliardi di euro, pari al 70% dell'intera Irpef. Solo se lo Stato saprà recuperare una quota importante di questo tesoro, si potranno mantenere in piedi i conti pubblici senza infierire sulle imprese e sui cittadini che già oggi pagano troppo in termini di pressione fiscale.
Bruno Visentini sosteneva che l'evasione sarebbe scomparsa semplicemente obbligando ad allegare alla dichiarazione dei redditi l'estratto conto bancario. Su questo giornale (si veda il Sole 24 Ore del 14 aprile) Angelo Provasoli e Guido Tabellini hanno proposto di confrontare la variazione annuale del patrimonio con i redditi dichiarati, chiedendo a ogni contribuente di compilare una dichiarazione annuale della consistenza patrimoniale.
Idee, proposte. Giulio Tremonti può contare all'agenzia delle Entrate su un professionista bravo, Attilio Befera, che di idee e proposte ne tira fuori tante. E lo stesso ministro ha fatto capire che la manovra avrà nella lotta all'evasione uno dei suoi cardini. È venuto il momento di fare sul serio. Che la montagna non partorisca il topolino: la formula rigore e crescita, che potrà fare da scudo all'Italia in questi giorni neri dell'euro, passa anche da qui.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da