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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2010 alle ore 15:27.
Il Pentagono ha nominato il primo cyber-generale della sua storia: il generale a quattro stelle Keith Alexander è stato nominato responsabile del Cyber Command, il Comando che ha lo specifico compito di "combattere" una guerra vituale ma sempre più strategica. Quella che corre sulla rete di computer globale.
La nomina di Alexander segue l'assegnazione da parte del ministero della Difesa americano di 30mila uomini aggiuntivi ai cosiddetti «fronti della guerra cibernetica». In totale sotto il Cyber Command operano circa 90mila uomini.
Cominciata sotto l'amministrazione Bush, la «divisione cibernetica» del Pentagono si è rafforzata sotto l'amministrazione Obama. Il nuovo presidente americano considera la sicurezza informatica «una delle sfide più serie che gli Stati Uniti devono affrontare sia in termini economici sia in termini di sicurezza nazionale».
Per capire di cosa si tratta basta pensare agli attacchi cinesi a Google e altre 20 aziende l'anno scorso. Una partita politica, di sicurezza nazionale, democrazia e rapporti commerciali. Altri fronti caldi, negli ultimi anni, sono stati la Russia e il Medioriente. Sulle reti globali viaggiano minacce che un tempo erano informatiche, oggi hanno a che fare con la logistica del terrorismo e altre minacce. Contro la guerra virtuale Alexander metterà in campo un "esercito" da 90mila uomini.