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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2010 alle ore 08:03.
MOSCA - "Gens una sumus" è il motto della Fide. Altro che. La battaglia per la presidenza della Federazione mondiale scacchi è una commedia che fino a qualche giorno fa si limitava a essere surreale, ma ora si sta colorando di giallo. Personaggi e interpreti: Kirsan Iljumzhinov, presidente della Calmucchia ma anche della Fide. Garry Kasparov e Anatolij Karpov - chi non li conosce? Arkadij Dvorkovich, consigliere economico di Dmitrij Medvedev. Banchieri americani, agenti di polizia russi e...beh sì, anche un gruppetto di omini verdi, marziani insomma. L'azione si svolge tra il Cremlino, le steppe calmucche e www.karpov2010.org, sito dello sfidante.
Fanatico degli scacchi, Iljumzhinov è al comando della Federazione da 15 anni e tempo fa Karpov - campione mondiale dal 1975 al 1985 e dal 1993 al 1999 - ha deciso che è venuta l'ora di cambiare. Ammiratore di Saddam Hussein, Iljumzhinov è onnipotente nella sua repubblica di steppe tra il Volga e il Caspio, terra di poveri pastori a cui nel 1993 un intraprendente milionario promise sviluppo, un telefono e cento dollari a famiglia. Loro, unico popolo buddista in Europa, lo elessero presidente, ma invece del benessere ebbero gli scacchi. Scacchiere bianche e nere per le strade della capitale, Elista, le regole del gioco materia obbligatoria a scuola, un bel villaggio olimpico in periferia - Chess City - costato 60 milioni di dollari. Secondo Karpov, la presidenza Iljumzhinov ha screditato la Fide, confinando gli scacchi alle steppe del Caucaso.
La sfida è stata lanciata in marzo: si voterà in settembre. Per vincere, un candidato deve assicurarsi il maggior numero di sostegni dalle federazioni nazionali, tra cui la propria. Stati Uniti ed Europa sono con l'ex campione del mondo, che pur di vincere ha chiuso un occhio sul passato abbracciando l'eterno rivale, Garry Kasparov, passato ora alla politica e all'opposizione a Putin, altro elemento importante. A una serata di gala a New York, con più di cento banchieri di Wall Street amanti degli scacchi, i due sono riusciti a raccogliere un mucchio di dollari mettendo all'asta una partita contro Kasparov.