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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2010 alle ore 15:13.
Rigore in Italia? Tutti ne parlano. Con la manovra da 24 miliardi, l’Italia si unisce ai paesi europei che hanno varato misure anti-deficit per rassicurare i mercati globali dopo la crisi greca. E poiché il livello del debito pubblico italiano è il più alto dell’eurozona, l’attenzione della stampa internazionale è scontata. Ma i media esteri guardano con interesse anche alle ripercussioni interne della svolta d’austerità.
Il piano “d’emergenza”, che comprende il congelamento immediato delle retribuzioni del pubblico impiego, è «uno sforzo di puntellare la fiducia del mercato nella capacità di Roma di sostenere il più alto livello di debito pubblico d’Europa», scrive il Financial Times, aggiungendo che si tratta del più “stringente” pacchetto d’austerità varato da quando l’Italia ha stretto la cinghia alla fine degli anni Novanta per entrare nell’euro.
Il quotidiano riferisce che i tagli sono stati immediatamente attaccati dalla Cgil e dall’opposizione di centrosinistra, i leader regionali e locali hanno protestato dicendo che saranno colpiti servizi essenziali come la sanità. Le regioni con grandi deficit saranno costrette ad aumentare le tasse, nota il Ft, «anche se Berlusconi ha ripetutamente escluso aumenti di tasse». I tagli – nota il corrispondente del Ft Guy Dinmore - arrivano “in un momento difficile per il governo con tassi di popolarità in ribasso dopo una serie di scandali di corruzione”.
Berlusconi ha una maggioranza “confortevole” ma, secondo il Ft, potrebbe affrontare pressioni da alcuni alleati per la penalizzazione delle regioni con alto deficit nel Sud. «Da quando è scoppiata la crisi finanziaria globale nel 2008 – ricorda il Ft - Berlusconi ha assicurato gli italiani che erano al riparo dal contagio. Ora l’austerità è entrata nel vocabolario e Gianni Letta … dice che l’Italia deve agire per salvarsi da una crisi stile Grecia”.
Sacrifici duri. Mentre la Bbc riferisce che alcuni lavoratori (quelli dell’Isfol) hanno già cominciato a protestare, il Guardian titola sulla homepage del suo sto: «L’Italia abbatterà il deficit per evitare il fato della Grecia». Il braccio destro di Berlusconi (Gianni Letta) parla di “sacrifici duri”, la decisione segna «un’inversione a U rispetto alle precedenti posizioni ottimistiche sulle finanze». Letta – spiega John Hooper - ha usato il linguaggio “più apocalittico” mai usato da un rappresentante di governo europeo da quando è cominciata la crisi.