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I tavoli verdi on line valgono 5 miliardi

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Questo articolo è stato pubblicato il 27 maggio 2010 alle ore 20:06.

Cresce la passione del gioco on line. Dalle ultime stime il mercato del poker on line e degli skill games potrebbe chiudere con una raccolta di 5 miliardi e 353 milioni di euro. Pari a circa due miliardi in più rispetto al 2009 che si è chiuso con circa 3,7 miliardi. Un aumento di oltre il 150% rispetto al debutto avvenuto nel settembre 2008. L'andamento della crescente passione per il gioco a distanza è stato fotografato oggi a Roma nel corso del convegno organizzato da Business International, in cui i principali operatori del mercato si sono confrontati sul tema "Il Mercato del Gioco online. Tra realtà e futuro" e sulle opportunità di sviluppo del gioco via web.

Il settore, esploso nel 2009, continua dunque a espandersi. Nel primo quadrimestre del 2010 sono stati raccolti 1,8 miliardi, per una crescita del 52% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1,2 miliardi). Protagonisti sempre skill games e commesse sportive, con l'impatto comunque positivo del Bingo on line, introdotto nel dicembre scorso e subito in grado di posizionarsi come terza voce di raccolta nel gioco telematico, con quasi 35 milioni di euro in quattro mesi.

A fine anno il settore potrebbe registrare un ulteriore esplosione in termini di raccolta con l'arrivo del poker cash game, la nuova modalità che consente di giocare anche non solo in forma di torneo ma con il proprio portafoglio, con un impiego massimo di mille euro per sessione di gioco. Il cash games e i casinò online, previsti dal decreto Abruzzo, sono comunque ancora fermi in attesa del loro avvio effettivo. Il loro sbarco sul mercato del web, secondo le stime di operatori e analisti potrebbe incrementare addirittura di circa 5 miliardi la raccolta annua degli skill games.

A fotografare in tempo reale l'andamento e la passione del gioco on line è comunque la Sogei. «Nel 2009 - ha sottolineato Daniela Pompei, direttore di Sogei, la società pubblica che gestisce il sistema informativo a supporto del ministero delle Finanze – per gli skill games abbiamo convalidato 341 milioni di diritti convalidati, vale a dire iscrizioni ai tornei di poker con punte di 8000 transazioni al minuto».

Ciò che manca dunque è la piena operatività del sistema e la definizione delle regole con cui gli operatori sono chiamati a muoversi. Per Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Cogetech, la partenza ritardata delle slot fra i giochi da casinò online non è legata al prodotto, quanto alla sua applicazione: «sarebbe scorretto consentire, su apparecchi come i totem, offerte simili e in diretta concorrenza alla Videolotteries, che i concessionari hanno ottenuto pagando centinaia di milioni. D'altra parte non è neanche possibile pensare a una offerta di casinò online zoppa, che non abbia un prodotto di punta come le slot, da sempre fra le voci di maggior peso nei casinò fisici e online».

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Tags Correlati: Antonio Tagliaferri | Assosnai | Business International | Bwin Italia | Cogetech | Daniela Pompei | Dati di bilancio | Fabio Schiavolin | Francesco Ginestra | Ministero delle Finanze | Paolo Di Feo | Sogei

 

Sul futuro dei totem l'amministrazione sembra avere però le idee chiare. «A breve - ha affermato Antonio Tagliaferri, direttore giochi di Aams - forniremo agli operatori dei chiarimenti anche grazie agli strumenti che ci fornisce il decreto incentivi. In questo modo arriverà anche il già annunciato stop ai totem». In sostanza, ha spiegato Tagliaferri, sarà netta la distinzione tra licenze online e licenze per gioco fisico, così come prevede la Comunitaria 2008.

In attesa delle regole il sistema di gioco italiano rappresenta un punto di riferimento per i mercati regolamentati. «Le regole rigide del settore gioco in Italia - ha dichiarato Paolo Di Feo, Ad di Bwin Italia - hanno consentito di proporre agli scommettitori offerte caratterizzate da tranquillità e sicurezza». Sistema di gioco comunque perfettibile. Uno dei nei restano i punti di commercializzazione che, come ha sottolineato, Francesco Ginestra, presidente di Assosnai hanno ormai superato di gran lunga la rete terrestre delle agenzie: «si tratta di un fattore di sofferenza per chi si impegna con sacrifici a mantenere la tutela del settore, prevenendo fenomeni di gioco distorto». (M.Mo.)

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