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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2010 alle ore 08:03.
NEW DELHI
Secondo la polizia indiana ci sarebbe la mano dei guerriglieri maoisti dietro il disastro ferroviario che ieri è costato la vita ad almeno 76 persone nello stato nordorientale del West Bengala. L'incidente è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdi intorno all'una e trenta quando un treno passeggeri diretto da Kolkata a Mumbai è prima deragliato e poi è stato travolto da un convoglio merci sopraggiunto pochi minuti dopo dalla direzione opposta.
In un comunicato il ministro dell'Interno Palaniappan Chidambaram ha adombrato l'ipotesi del sabotaggio, spiegando che dietro lo schianto ci sarebbe stata «la rimozione di un pezzo di rotaia» e aggiungendo «che non è ancora chiaro se ci sia stata anche un'esplosione». Meno prudente invece il capo della polizia del West Bengala, Bhupinder Singh, secondo il quale l'incidente sarebbe stato «opera dei maoisti». Una tesi a sostegno della quale l'alto funzionario ha tirato in ballo una presunta rivendicazione del Comitato popolare contro le atrocità della polizia, un'organizzazione filomaoista che nel giro di poche ore ha smentito, attraverso il portavoce ufficiale, il proprio coinvolgimento.
In attesa che venga fatta chiarezza sulle responsabilità, gli elementi a favore dell'ipotesi dell'attentato di certo non mancano, ma allo stesso tempo rimangono alcune zone d'ombra. Tra i fattori che fanno sospettare un coinvolgimento dei guerriglieri ci sono il fatto che lo schianto sia avvenuto in una zona dove la loro presenza è forte e una minaccia, risalente a qualche tempo fa, circa possibili azioni da compiere negli ultimi giorni di maggio.
Gli elementi sospetti sono invece la rapidità con cui il ministro delle Ferrovie Mamata Banerjee ha dato la colpa ai maoisti (indirettamente discolpando se stessa); la sua insistenza sulla tesi dell'esplosione (non condivisa dal resto del governo); e lo strano caso di un'organizzazione che nel giro di poche ore prima rivendica un attentato e quindi smentisce il proprio coinvolgimento. Il tutto sullo sfondo di un incidente ferroviario che avviene in West Bengala, collegio elettorale dello stesso ministro delle Ferrovie, la quale non fa mistero di voler diventare, il prossimo anno, il chief minister del popoloso stato nordorientale.