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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2010 alle ore 09:21.
L'ultima modifica è del 01 giugno 2010 alle ore 12:28.
Cinema Odeon, Milano, a due passi da piazza Duomo. Anche qui va in scena la Coppa Italia, non solo allo stadio Olimpico della capitale. La finale vinta dall'Inter 1 a 0 sulla Roma era il primo atto dello scontro totale che culminerà con la volata scudetto. Cinquecento tifosi nerazzurri si sono dati appuntamento nella grande sala 2, muniti di occhialini, per godersi la partita e per incitare Mourinho e i suoi in una maniera speciale. Roma-Inter era infatti il primo appuntamento sportivo in Italia da vivere con l'esperienza del cinema 3D, in nove sale del circuito The Space Cinema , cinque nella zona del capoluogo lombardo (anche a Vimercate, Rozzano, Cerro Maggiore e Montebello della Battaglia), due a Roma (Moderno e Parco de Medici), al Barilla Center di Parma e al cinema Le Piramidi di Vicenza. Un esperimento che promette bene, visti i posti esauriti in tutti i cinema interessati, facenti parte del progetto creato da Mediaset e 21 Partners di Alessandro Benetton. Clima quasi da stadio all'Odeon, con tifosi di tutte le età – moltissimi i giovani – a incitare i nerazzurri come a San Siro. Con toni leggermente più pacati, forse, durante la gara, ma pronti a esplodere in grida di gioia al gol di Milito alla fine del primo tempo e in urla di protesta allo scontro che costa la partita a Sneijder. Sedici le telecamere attivate per riprendere la gara da tutte le angolature e per sfruttare al massimo le potenzialità dell'effetto tridimensionale. Un coinvolgimento notevole nelle fasi della partita, che consente agli spettatori di rendersi conto perfettamente di ogni azione di gioco, con grande fluidità, profondità e definizione dei dettagli. L'effetto cinema, prima di tutto, consente di vedere con chiarezza tutti i giocatori e il rettangolo di gioco nel dispiegarsi dell'azione. Le telecamere piazzate a bordo campo regalano un effetto-vicinanza, con alcuni particolari e inquadrature non visibili altrimenti, mentre il meglio delle tre dimensioni lo si coglie grazie alle inquadrature spalle alla porta, nei lanci e nei passaggi da una parte all'altra del campo, oltre che grazie alle riprese di dettaglio e persino quando il raccattapalle passa davanti alla telecamera per raccogliere un pallone. Per questo evento la Lega Calcio e The Space Cinema si sono avvalsi, oltre al supporto della Rai, anche di Infront Italy per la produzione televisiva,mentre la trasmissione via satellite è stata garantita da Eutelsat. Per l'occasione gli spettatori della finale di Tim Cup hanno ascoltato anche una telecronaca in tempo reale. Il lavoro prosegue per vivere la stessa esperienza anche ai Mondiali di calcio di Sudafrica 2010.