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L.A. vince il primo round contro Boston, storia di una sfida che dura da 50 anni

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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2010 alle ore 18:59.

I Los Angeles Lakers si aggiudicano gara-1 della finale Nba, al meglio delle sette partite, contro i Boston Celtics. Allo Staples Center di Los Angeles, i Lakers hanno battuto i rivali storici per 102-89 con 30 punti di Kobe Bryant e 23 di Pau Gasol. Gara-2 si giocerà domenica, ancora una volta a Los Angeles.

Est contro Ovest. L'intellettuale ed europea Boston contro la festaiola e soleggiata Los Angeles. Due volti dell'America a confronto. Tutto questo è la sfida tra i Los Angeles Lakers e i Boston Celtics. Le due squadre più titolate della storia del basket americano (insieme hanno vinto 32 dei 63 campionati della storia dell'Nba). Si affrontano per la 12esima volta.

Il perno dei Lakers: la superstar Kobe Bryant
Los Angeles è campione in carica (nel 2009 ha sconfitto Orlando) e ha un collettivo rodato. Il perno della squadra guidata dal plurititolato coach Phil Jackson è Kobe Bryant. Considerato il miglior giocatore attualmente in attività, Bryant è uno da 30 punti a partita, ma soprattutto un atleta capace di esaltare le qualità dei suoi compagni. E non parliamo degli ultimi arrivati ma di gente come lo spagnolo Pau Gasol, un lungo (2 metri e 15) molto versatile, Derek Fisher, guardia di esperienza capace di prendersi tiri pesanti e le due combattenti ali Ron Artest e Lamar Odom.

La difesa granitica dei Celtics
Boston, dal canto suo, è una squadra i cui meccanismi sono oliati alla perfezione grazie all'affiatamento di quelli che sono stati soprannominati i «big three» (Paul Pierce, Ray Allen e Kevin Garnett). I Celtics hanno macinato gli avversari nei playoff grazie a una difesa granitica, un attacco rapidissimo e a un'ottima circolazione di palla. Sarà una sfida agguerritissima dicevamo. Una rivincita della finale 2008 (vinta da Boston) e l'ennesima edizione di una saga che dura da più di 50 anni.

Anni '60: Boston macchina da guerra
Non ci sono due squadre che si sono scontrate più volte ai vertici dello sport americano. Tra il 1959 e il 1969 Boston si è aggiudicata tutte e sette le finali. Guidati in panchina dal coach Red Auerbach e in campo del centro Bill Russell (che in 13 anni di carriera ha vinto la bellezza di 11 titoli) i Celtics sono una vera e propria macchina da guerra. È in questi anni che si crea il mito del Boston Garden, l'arena di casa. Sembra un maleficio: i Lakers non riescono a vincere neanche nel 1969 con il neo acquisto Wilt Chamberlain, considerato il miglior giocatore all'epoca, l'unico ancor oggi ad aver realizzato 100 punti in una sola partita.

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Tags Correlati: Boston Celtics | Byron Scott | Danny Ainge | Kobe Bryant | L.A. | Los Angeles Lakers | Michael Cooper | Nba | Phil Jackson | Rajon Rondo | Red Auerbach | Sport | Stati Uniti d'America

 

Anni 80: la sfida si rinnova con Magic Johnson e Larry Bird
Gli anni 80 per il basket americano hanno il sorriso contagioso di Magic Johnson, superstar acquistata nel 1980 da Los Angeles, e l'aria allampanata di Larry Bird. Uno nero l'altro bianco.
Magic è il playmaker di una squadra di cui fanno parte la leggenda Kareem Abdul Jabbar (il maggior realizzatore della storia dell'Nba grazie al suo instoppabile «gancio cielo»), ma anche altri nomi che hanno fatto la storia dell'Nba come l'ala James Worthy e le guardie Byron Scott e Michael Cooper. Nei Celtics oltre Bird (numero 33) ci sono l'ala Kevin McHale e la guardia Danny Ainge e il centro Robert Parish, soprannominato dai tifosi "The Chief" per la sua espressione severa da capo indiano.

Nuova sconfitta e poi rivincita per Los Angeles
Al termine di una serie appassionante, con diverse partite decise all'ultimo secondo, è Boston ad aggiudicarsi il titolo nel 1984. I Lakers sembrano vittime di un malocchio. Ma i miti si sa, sono fatti per essere sfatati. E così l'anno dopo Los Angeles riesce a espugnare il Boston Garden. Ci riuscirà anche due anni dopo. Anche qui scontri epici con Bird e Magic a sfidarsi a colpi di «buzzer beater» (i tiri allo scadere del cronometro).

Si rinnova la sfida negli anni 2000
Bisognerà aspettare altri 21 anni per rivedere i Celtics e i Lakers sfidarsi di nuovo ai vertici del basket mondiale. Los Angeles, grazie alla stella Kobe Bryant, è una squadra solida, tornata a vincere dopo anni nel 2000, 2001 e 2003. Boston invece si riaffaccia alle finali Nba dopo anni di digiuno. Nonostante ciò Paul Pierce, Kevin Garnett e soci riescono a sconfiggere (senza eccessiva fatica) i Lakers. Ma la sfida di quest'anno si annuncia molto più agguerrita. Los Angeles è campine in carica ed ha fame di rivincita. Boston è più forte grazie all'esplosiva guardia Rajon Rondo, che ha avuto un salto di qualità durante i playoff.

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