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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2010 alle ore 19:49.
La prima novità è che Venezia ha "scoperto" la Cina. Che è come dire che ha "scoperto" l'acqua calda.
Dopo Marco Polo (che l'aveva già scoperta parecchi secoli fa) la città lagunare e il suo sistema produttivo ri-scoprono, grazie all'Expo 2010 di Shanghai, la Cina in versione odierna, con il suo miliardo di abitanti che lavorano, consumano, fanno affari, viaggiano.
Lo Stand Venezia, all'interno del Pavilion B1 dell'Expo cinese è stato inaugurato il 26 maggio dal sindaco Giorgio Orsoni e la prima delle cinque missioni previste è già andata a segno. Si trattava della missione "Turismo – ospitalità alberghiera" e a Shanghai è sbarcata una preparatissima delegazione composta, oltre che dal primo cittadino, dall'assessore al Turismo, da imprenditori del settore, da rappresentanti degli albergatori e della Camera di Commercio, tutti di Venezia.
Dal 22 al 30 maggio è stata una raffica di incontri B2B (soprattutto coi tour operator cinesi), A2B (Administration to Businness), con il Console generale e con la Camera di Commercio Italia Cina.
Per vedere dei risultati ci vorranno mesi, forse un anno, dicono gli esperti; intanto la prima missione è servita per aggiustare il tiro e coinvolgere più operatori possibili nelle prossime quattro, che si terranno da qui ad ottobre, dedicate alla logistica (5-13 giugno) all'ambiente (3-11 luglio) ai distretti produttivi (11-19 settembre) e alle grandi trasformazioni urbane (9-17 ottobre).
La missione turismo del Comitato "Shanghai Venezia Expo 2010" è comunque servita ad aprire gli occhi agli operatori del settore che finalmente hanno preso coscienza – se ancora ce ne fosse stato bisogno – che la Cina è un mercato straordinario in costante evoluzione e che a tutt'oggi ci sono almeno 28 milioni di cinesi in grado di affrontare la spesa di un viaggio-soggiorno a Venezia.
La cosa sarà ancora più semplice se le contrattazioni per ottenere un volo diretto Venezia-Shanghai andranno a buon fine: non a caso a questa prima missione veneziana partecipava anche Enrico Marchi, Presidente della Save, la società di gestione dell'Aeroporto "Marco Polo" di Venezia.
Marchi ci sta lavorando da almeno due anni: il vettore interessato al business sarebbe la China Eastern Airlines e anche gli esponenti del governo italiano in questi giorni presenti all'Expo di Shanghai, si sono mostrati assolutamente solidali con la scelta di Venezia come hub su cui investire per un nuovo volo diretto con la Cina.