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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2010 alle ore 14:15.
L'ultima modifica è del 06 giugno 2010 alle ore 14:19.
La necrofilia è l'attrazione sessuale per i cadaveri. La necrofilia ideologica è invece l'amore cieco per idee ormai defunte. Si tratta di una patologia che risulta essere più diffusa nella sua versione politica che in quella sessuale. Accendete la tv stasera e vi troverete davanti a un qualche politico appassionatamente innamorato di idee che già sono state sperimentate e hanno fallito. Oppure assisterete alla difesa di idee la cui falsità è stata dimostrata con prove inconfutabili.
Come tutte le patologie, la malattia presenta casi più leggeri, al limite della comicità, e altri estremi e pericolosi. Prendiamo i seguaci di Mao. «Il comunismo è il sistema più completo, progressista, rivoluzionario e razionale della storia dell'umanità. Il sistema ideologico e sociale comunista è il solo ad essere intriso di giovinezza e vitalità», scriveva Mao Tse-Tung nel Libro Rosso.
Nel corso di oltre mezzo secolo, la Rivoluzione culturale ha entusiasmato milioni di seguaci in tutto il mondo. Ne conosciamo i risultati. Il Partito comunista cinese ha emesso nel 1981 la sua diagnosi sulla gestione di Mao: «Ha commesso errori di enorme portata e lunga durata e, lontano dal condurre una corretta analisi su diversi problemi, ha confuso ciò che era giusto con ciò che era invece sbagliato e ha scambiato il popolo con il nemico. In questo consiste la sua tragedia». Sono stati 55 milioni di cinesi a pagare con la propria vita gli "errori" di Mao. Alla luce di tutto ciò, sarebbe normale aspettarsi che il maoismo fosse un'ideologia ormai defunta. Invece no.
Mentre la Cina ripudia Mao e raggiunge risultati che il Grande timoniere mai avrebbe immaginato, in altri paesi continuano ad emergere personaggi politici che con fervore suicida si innamorano del maoismo. In Nepal, per esempio, solo due anni fa il Partito maoista ha raggiunto i voti necessari ad ottenere un peso rilevante in parlamento e a controllare il potere in maniera temporanea. In India, verso la fine del 2004, è stata annunciata la nascita del Partito comunista (maoista), in seguito alla fusione di tre gruppi politici uniti da un obiettivo: rovesciare il governo.