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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2010 alle ore 19:02.
In mattinata l'appello di Michele Santoro. «Il presidente Garimberti chiarisca se vuole che Annozero vada in onda oppure no». Ora il numero uno della televisione pubblica risponde al giornalista. «Sei una risorsa per la Rai, Michele, e quel cerino che hai acceso e che tu ora non vuoi più e che ti spaventa tanto - replica Garimberti - , me lo prendo volentieri io e ci metto la faccia, come ho sempre fatto e sempre farò nella mia vita professionale. Quindi per la risposta secca che mi chiedi mi approprio del tuo slogan: adesso Annozero può cominciare. Perché io personalmente non l'ho mai messo in discussione. E tu?». E a stretto giro Santoro gli risponde. «Il presidente spenga il cerino e accenda la tv: torniamo a settembre».
Insomma per il presidente della Rai la trasmissione di Santoro deve andare avanti, ma Garimberti ci tiene a precisare un aspetto. «Va necessariamente chiarito, per sgombrare il campo da ogni possibile interpretazione equivoca e malevola, che il presidente non ha aziendalmente il potere di prendere da solo le decisioni che riguardano Annozero, Michele Santoro o le sue vertenze con la Rai. E questo Michele lo sa bene. Come sa bene che io non lo costringerei mai, contro la sua volontà, a fare ora e per sempre Annozero».
Poi rivolge lui un interrogativo al conduttore di Annozero. «A Michele Santoro, prima di dare una risposta, mi sia permesso fare una domanda: perchè, prima di avviare con la direzione generale una trattativa per la sua uscita, non è venuto da me a chiedermi se volevo Annozero in onda? Se lo avesse fatto prima, gli avrei risposto esattamente come quei consiglieri con cui si è consultato: non è il momento di interrompere Annozero». Garimberti aggiunge «Ho il massimo rispetto per il suo diritto ad essere artefice del proprio destino, anche se, in un momento di grave crisi, a differenza di tanti altri, ha la fortuna di poter scegliere tra due opzioni egualmente remunerative. Perché allora oggi chiede nuovamente, dopo averlo fatto già in diretta durante Annozero, una risposta che gli avevo già dato personalmente e pubblicamente? Gli avevo detto: «ti aiuterò se hai voglia di fare altro, ma difenderò sempre il tuo diritto a fare Annozero».