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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 15:18.
Una macchina lanciata a 190 all'ora in autostrada con la targa parzialmente coperta da un adesivo con il simbolo della Padania. È l'atto di accusa lanciato dal Pd veronese su Radio 24 contro il sindaco leghista Flavio Tosi la cui Audi 6, il 22 febbraio scorso, è stata sorpresa a correre a 190 chilometri l'ora sull'autostrada Serenissima. Un esponente del Pd ha anche fotografato la stessa auto in sosta vietata, con la targa parzialmente coperta da un adesivo col simbolo della Padania.
Tosi ha reso noto di aver dato mandato ai suoi legali di querelare per diffamazione gli esponenti del Pd, Giandomenico Allegri e Marco Burato, per le dichiarazioni relative all'uso di quella che impropriamente definiscono "auto blu". «Le loro affermazioni sono un cocktail di ignoranza e falsità: l'auto non è blu (cioè pubblica) ma privata; non è concessa in comodato d'uso al Comune o alla città di Verona, ma alla persona del sindaco e al comune nulla costa per l'autista, ma costa solo per il carburante, con un risparmio annuo di diverse decine di migliaia di euro; le modalità e le procedure di sicurezza nell'utilizzo di un'auto dotata di scorta (che, si ricordi, non chiesi io ma fu imposta dagli organi dello Stato) sono quelle standard per tutte le auto adibite a funzioni simili».
Il sindaco ha anche sottolineato che benché l'auto di una persona sottoposta a tutela di una scorta non sia tenuta a rispettare gli ordinari divieti di sosta per ragioni di sicurezza, non c'è stata, comunque, nessuna sosta selvaggia o vietata in piazzetta San Tomaso: «solo una persona accecata dall'animosità politica o in colossale malafede poteva non accorgersi che lì poteva parcheggiare chiunque, non essendovi alcun divieto».
«Prendiamo atto che Tosi rivendica per sé il privilegio dell'immunità rispetto al Codice della strada - ha commentato Giandomenico Allegri, segretario provinciale del Pd - ma, se non ritiene di opporre anche il Segreto di Stato, crediamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere dove fosse diretto a quella folle velocità in autostrada, mettendo a repentaglio la vita di tante persone».