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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2010 alle ore 18:39.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha consegnato questa mattina al Palazzo del Quirinale gli Eni Award 2010, premio istituito dall'Eni nel 2007 con l'intenzione di creare una sorta di Nobel dell'energia. «Al momento della istituzione di Eni Award avevamo l'ambizioso progetto di farne a livello mondiale il premio di riferimento nel campo dell'energia sostenibile. Dopo questo primo triennio riteniamo di avere raggiunto l'obiettivo: oggi con soddisfazione si può affermare che l'Italia possiede il suo premio Nobel per l'energia». È quanto ha dichiarato il presidente di Eni, Roberto Poli, durante la consegna dei premi.
Il successo del premio è testimoniato dall'elevato numero di candidature avanzate quest'anno da scienziati e ricercatori di tutto il mondo, ben 792 con un aumento dell'82% rispetto al 2009 e del 374% rispetto al 2008. I vincitori di questa edizione 2010 sono sei, suddivisi in quattro sezioni. Tra questi due giovani ricercatori italiani, Lorenzo Fagiano del Politecnico di Torino e Matteo Mauro dell'Università degli Studi di Milano che hanno ottenuto i due premi della sezione Debutto nella Ricerca. E' stato inoltre assegnato ex aequo allo spagnolo Avelino Corma dell'Instituto De Tecnologia Quimica Upv-Csic di Valencia e all'australiano Mark Knackstedt dell'Australian National University di Canberra il premio Nuove frontiere degli Idrocarburi. All'americana Angela Belcher del Massachussetts Institute of Technology (MIT) di Boston è andato il premio Energie Rinnovabili e non Convenzionali. Il premio Protezione dell'Ambiente è stato vinto dal francese Francois Morel della Princeton University.
Il premio è espressione dell'importanza che Eni dà alla ricerca. L' Eni ha impresso negli ultimi anni una decisa accelerazione alla ricerca, con l'obiettivo di coniugare la competitività del business con la sostenibilità attraverso la costante innovazione. «La centralità della ricerca all'interno della nostra strategia è testimoniata anche dai nostri programmi di investimento: dal 2005 al 2009 abbiamo investito in R&D ben 1,5 miliardi di euro», ha dichiarato l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, intervendo alla cerimonia, alla quale hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, e i premi Nobel Zhores Alferov e Robert Richardson.