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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2010 alle ore 16:49.
VENEZIA. Un'auto Fiat o Chrysler per il presidente americano Barack Obama? «Se ce lo chiedono siamo pronti» dice l'ad di Fiat Sergio Marchionne a Venezia per presiedere l'annuale meeting del Consiglio Italia-Usa.
Marchionne non entra nel merito del possibile progetto e non risponde neppure a chi gli ricorda che l'esperienza dell'elicottero del presidente Marine One non é andato in porto come sperava Finmeccanica. Sui progetti del gruppo Marchionne ricorda che Fiat ha ancora la gran parte degli occupati in Italia e che gli investimenti fatti serviranno per creare un'azienda globale ma con base in Italia.
Sulla sorte di Pomigliano Marchionne ricorda che se non se non si trova un accordo non c'é alternativa alla chiusura. «Noi facciamo auto - osserva l'ad Fiat - cos'altro possiamo fare lì se non auto, giocare a pallone?».
Marchionne ha anche annunciato che entro il 2010 Fiat e Crhrysler presenteranno sedici tra restyling e nuovi modelli. Ancora per alcuni mesi, ha aggiunto Marchionne, il mercato auto non crescerà. Segni di ripresa ci saranno nella seconda parte del 2011 ma saranno lenti.