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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2010 alle ore 09:29.
Nella sua prima visita in Afghanistan il premier britannico David Cameron è stato costretto ad un cambio di programma per il rischio di un attentato da parte dei talebani. Quando il leader conservatore si trovava già in volo, gli uomini della sicurezza hanno intercettato due telefonate che parlavano dell'abbattimento di un elicottero. Cameron era giunto nella mattinata di ieri a Kabul dove aveva incontrato il presidente afghano, Hamid Karzai, al quale aveva ribadito il proposito di ritirare le truppe britanniche «il più presto possibile» e comunque «quando sarà stato portato a termine il lavoro» con i talebani.
Poi si era recato alla principale base britannica nell'Helmand, Camp Bastion, e da lì aveva visitato una serie di progetti in zona. La tappa successiva era la base Shahzad, vicino a Lashkar Gar a soli 15 minuti di volo. Ma verso le 18, ora locale, proprio mentre il primo ministro, con il seguito di collaboratori e giornalisti, era già in volo, i comandi militari hanno deciso di dirottarlo su un'altra base. All'origine della decisione, come già detto, due telefonate intercettate. Secondo il sito online del Telegraph, una prima telefonata in cui si parlava in termini generali di un attacco ad un elicottero era stata trattata come una «conversazione di routine tra insorti». Ma quando è stata ascoltata un'altra telefonata in cui ci si riferiva specificatamente ad un attacco ad una personalità in visita alla base di Shazhad, il comandante della base di Helmand ha deciso che il rischio era troppo alto e il gruppo è stato dirottato su un'altra base.
Durante la visita Cameron ha escluso la possibilità di rafforzare il contingente, ma ha annunciato uno stanziamento supplementare di 67 milioni di sterline (83 milioni di euro) per contrastare la minaccia posta dalle bombe artigianali contro i soldati della forza internazionale e per raddoppiare il numero di sminatori. Dall'inizio delle operazioni in Afghanistan, hanno perso la vita 294 militari britannici.