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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2010 alle ore 10:37.
Gli imputati in manette in tv. Come ai tempi di Tangentopoli. Quando ieri il Tg2 delle 13 ha mandato in onda le immagini dell'ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis, accompagnato in manette al Tribunale del Riesame di Firenze è stato come tornare indietro nel tempo. Come allora è subito divampata la polemica. Alfredo Gaito, difensore di De Santis, non usa mezzi termini: «Il mio assistito era frastornato e amareggiato dall'essere stato esibito in manette». Il direttore del Tg2, Mario Orfeo, difende la scelta della messa in onda: «Ci sembrava il modo più forte per denunciare un abuso». Posizione che non convince il Garante della privacy che ammonisce a «non diffondere riprese e fotografie di persone in manette».
In attesa di sapere cosa deciderà il Tribunale del riesame, chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione di De Santis e dell'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, oggi è in programma a Firenze il primo processo alla cricca dei grandi eventi, quello per la Scuola dei marescialli di Firenze. Sul banco degli imputati De Santis, Balducci e l'avvocato Guido Cerruti, accusati di corruzione. Il Tribunale dovrà affrontare due questioni: l'incompatibilità di un componente del collegio e la competenza territoriale, che secondo la Cassazione è romana. Con ogni probabilità, l'udienza servirà alla dichiarazione di astensione del giudice incompatibile e al rinvio del processo, in attesa che venga formato il nuovo collegio chiamato a pronunciarsi sul probabile trasferimento degli atti a Roma.
Nel frattempo proseguono le indagini della Procura di Perugia. Sono in corso accertamenti su nove operazioni bancarie sospette, ognuna da un minimo di centomila a un massimo di 300mila euro, effettuate da Alida Lucci, la segretaria di Diego Anemone. Per gli inquirenti Lucci, non indagata, sarebbe una prestanome dell'imprenditore. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha segnalato che nella filiale della Banca delle Marche di via Romagna a Roma, Lucci aveva intestati «30 conti correnti, di cui 23 attualmente accesi, dato che non appare coerente con i redditi dichiarati al fisco». Ma sui conti della cricca i magistrati attendono risposte anche dalle rogatorie. I pm hanno ricevuto il via libera per quelle a San Marino mentre devono essere autorizzate quelle in Lussemburgo per Anemone e Balducci. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione dell'ex ministro Pietro Lunardi, che ha smentito ogni coinvolgimento ma non ha convinto chi indaga. I pm stanno tentando di accertare se ci siano stati passaggi di denaro o di altre utilità, ma anche appalti sospetti e non escludono di convocare l'ex ministro. Tra oggi e domani sarà invece interrogato di nuovo il capo della Protezione civile Guido Bertolaso.