Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2010 alle ore 14:17.
Il prefetto Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia adesso direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, è stato condannato ad un anno e quattro mesi. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Genova nel processo di secondo grado per istigazione alla falsa testimonianza dell'ex questore di Genova. La richiesta del pg Pio Macchiavello era stata di due anni di reclusione per De Gennaro e di un anno e quattro mesi per Mortola. In primo grado, nel processo con rito abbreviato, entrambi erano stati assolti poichè «non c'erano prove sufficienti di colpevolezza».
Il secondo imputato del processo per istigazione alla falsa testimonianza, l'ex capo della Digos e attualmente vicequestore vicario di Torino Spartaco Mortola è stato condannato ad un anno e due mesi. La richiesta del pg Pio Macchiavello era stata di due anni di reclusione per De Gennaro e di un anno e quattro mesi per Mortola. In primo grado, nel processo con rito abbreviato, entrambi erano stati assolti poiché «non c'erano prove sufficienti di colpevolezza».
«È una sentenza sorprendente. Faremo ricorso in Cassazione». È l'unico commento che, al momento, ha fatto l'avvocato Carlo Biondi che, insieme al professor Franco Coppi, ha difeso Gianni Di Gennaro, dopo la lettura della sentenza di condanna a un anno e quattro mesi per il suo assistito. I giudici di appello hanno applicato la sospensione condizionale della pena e la non menzione. Il professor Coppi non ha rilasciato per il momento alcuna dichiarazione.
«Sono sbalordito - ha commentato l'avvocato Pier Giovanni Lunca che difende Spartaco Mortola - la sentenza di primo grado era ben motivata. Voglio vedere la motivazione. Evidentemente i giudici d'appello non l'hanno pensata come quelli di primo grado. Per questo sono perplesso. Comunque ricorreremo in Cassazione». La situazione, però, si complica perché «dopo la condanna di Mortola nel processo Diaz a tre anni e otto mesi è un fardello in più da portare in Cassazione».
«L'innocenza del prefetto Gianni De Gennaro, fino a condanna definitiva è sancita dalla Costituzione» ha commentato il ministro di Giustizia Angelino Alfano. «Ho stima e fiducia in Giovanni De Gennaro - ha aggiunto - persona che ha servito lo Stato con dedizione».