Pro e contro in rete per la nuova maglia del Milan

Anno nuovo maglia nuova anche per il Milan, ma questa volta - a irrobustire le polemiche sul mercato bloccato della società di via Turati - non mancano le critiche. Più rosso e meno nero, dicono le indiscrezioni in rete, dove circola da settimane un kit casalingo, (la seconda e la terza maglia confermerebbero la tendenza al bianco con bordi rossoneri e al completo nero con qualche inserto rosso) che fa discutere gli appassionati.

La novità maggiore, in effetti, della nuova divisa messa a punto dall'Adidas sarebbe quella delle due grosse strisce verticali nere che a molti ricordano una versione nostalgica anni 40 e primi anni 2000, quando il Milan schierava Shevchenko (quello vero, non l'inconcludente Sheva post-Chelsea). Nulla di ufficiale, sia chiaro, anche perché le nuove maglie si dovrebbero vedere solo dopo la staffetta tra i due sponsor Bwin e Fly Emirates (il nuovo contratto parte dal 1 luglio).

Nell'attesa i forum dibattono sull'ipotesi più accreditata e mentre alcuni trovano l'operazione esteticamente riuscita, altri spiegano che con una maglia così non si andrà tanto lontano. Tra espertoni e commentatori di calcio che popolano, in particolare, le tv private c'è perfino qualche menagramo secondo il quale due righe potrebbero addirittura essere sinonimo di ritorno in B. Tra i cronisti esperti in Milan si sottolinea che la sostanza non sta nella maglia e che conta molto di più arrivare terzi anche quest'anno per centrare il fatidico obiettivo della qualificazione in Champions league.

Intanto, dopo il diktat berlusconiano su un mercato legato attento agli equilibri finanziari (nuovi arrivi solo in caso di partenze di alcuni campioni in disarmo tuttora strapagati), si è finalmente sciolto almeno un primo nodo quello dell'allenatore. Massimiliano Allegri, dopo il via libera del presidente del Cagliari, Cellino, dovrebbe arrivare anche se non c'è ancora l'ufficialità. Seconda mossa, il portiere: ceduto Storari alla Juve, in via Turati arriverà Amelia.