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In Sudafrica azzurri (del rugby) senza speranze

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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2010 alle ore 11:50.

Sudafrica campione del mondo senza vuvuzelas. Una visione impossibile? No, una realtà. A patto di cambiare la forma del pallone, virando dal calcio al rugby, dai Bafana Bafana agli Springboks, dallo sport dei neri a quello dei bianchi (con un apporto di colored assai più consistente che in passato, però). La nazione africana è sotto gli occhi di tutti per i mondiali della palla rotonda, ma l'attività rugbystica non si interrompe. Giugno è mese di tournée dei "quindici" europei nell'emisfero Sud e il rito si celebra anche quest'anno. E così, Sudafrica-Francia di rugby (giocata sabato scorso e vinta dai padroni di casa con uno schiacciante 42-17 sui trionfatori dello scorso Sei Nazioni) ha preceduto Sudafrica-Francia di calcio, in programma il 22 giugno, ormai ad alto tasso di eliminazione per entrambe le squadre.

Adesso - tornando al versante ovale - toccherà a noi affrontare gli Springboks, detentori della Coppa del Mondo, in due partite oggettivamente senza speranze: domani si gioca ai 1.700 metri di Witbank, e tra otto giorni a East London, livello del mare o giù di lì. Due città fuori dal circuito della Fifa World Cup, e dove, a quanto pare, non si concretizzerà l'incubo vuvuzelas. Lo "strumento", infatti, è associato alla passione per il calcio, mentre rimane estraneo alle nutrite tifoserie locali del rugby.

L'Italia è tagliata fuori dal pronostico, ma può puntare a giocare una partita di rilievo, soprattutto se riuscirà a esaltare i propri valori in mischia. Questo, a dire la verità, è il solito ritornello quando si parla delle possibilità degli azzurri. Però bisogna considerare che il pacchetto sudafricano è costantemente tra i migliori del mondo. Rispetto alla partita di sette giorni prima, il ct Peter De Villiers (toh, un nero alla guida degli Springboks) ha deciso sei cambi. Ma a volte sono cambi "in peggio" per noi. Un esempio? Si rivede Bakkies Botha, che torna a formare con Victor Matfield il miglior reparto di seconda linea del mondo. I loro diretti avversari saranno Quentin Geldenhuys (toh, un sudafricano in azzurro) e Valerio Bernabò, che non partiva titolare da quasi tre anni. Il confronto tra le prime linee potrebbe risultare il più equilibrato, mentre più si va "dietro" e più si scava il gap, fino ad arrivare alla freccia nera Bryan Habana.

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Tags Correlati: B. Basson | Bocchino | Bortolami | Bryan Habana | Francia (squadra) | Friuli Venezia Giulia | Italia (squadra) | M. Pratichetti | M. Steyn | Mirco Bergamasco | Nick Mallett | Picone | Sergio Parisse | Sport | Springboks | Stadio | Sudafrica (squadra)

 

L'ultima stella in ordine di tempo si chiama Gio Aplon, trequarti ala di colore che contro la Francia ha fatto doppietta: una segnatura "normale" e un'altra con un intercetto a pochi metri dalla propria area di meta e una folata di 90 metri a tagliare il campo in trasversale. Nella formazione azzurra la nota più importante è il rientro del fuoriclasse Sergio Parisse, numero 8 e capitano fuori da novembre 2009 per un infortunio al ginocchio.

Arriviamo al nono confronto diretto con il Sudafrica avendo perso tutti gli otto precedenti. L'ultimo risale allo scorso novembre: 10-32 allo Stadio Friuli di Udine. Non è stata una delle batoste più pesanti. Quella storica risale al 1999, quando gli Springboks erano guidati da Nick Mallett, attuale ct azzurro. Il 101-0 rimediato a Durban è il peggiore passivo di sempre per la Nazionale. C'è una inquietante coincidenza di date (19 giugno 1999-19 giugno 2010), ma nel frattempo l'Italia ha quantomeno imparato a limitare i danni di fronte dalle grandi.

Le formazioni
Sudafrica: Kirchner; Aplon, De Villiers, James, Habana; M. Steyn, Januarie; Spies, Potgieter, Burger; Matfield (cap.), B. Botha; Du Plessis, Ralepelle, Steenkamp. A disposizione: Maku, Van der Linde, Hargreaves, Kankowski, Pienaar, De Jongh, B. Basson
Italia: Mc Lean; Robertson, Masi, M. Pratichetti, Mirco Bergamasco; Gower, Tebaldi; Parisse (cap.), Zanni, Favaro; Geldenhuys, Bernabò; Castrogiovanni, Ghiraldini, Perugini. A disposizione: Ongaro, Cittadini, Bortolami, Derbyshire, Picone, Bocchino, Canale

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