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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2010 alle ore 08:04.
BERLINO - C'è qualcosa di paradossale nella fabbrica Bombardier di Henningsdorf, alle porte di Berlino. Lo Zefiro, il treno ad altissima velocità di nuova concezione, che nelle sue diverse declinazioni parteciperà alle gare di appalto di mezzo mondo, viene progettato all'ombra di un vecchio edificio industriale in mattoncini rossi, classificato monumento storico. Una ex fabbrica di ceramica, presto riconvertita alla produzione di locomotive, che quest'anno compie 100 anni di vita.
Una strana atmosfera che ancora evoca immagini di vapore, bielle, grasso e fuliggine fa da cornice alla mutazione genetica del treno. Il prodotto destinato ai mercati mondiali è un guscio dal design sempre più aeronautico, nel quale Bombardier trasferisce la sua esperienza nella produzione di aerei. Ma è anche un guscio vuoto, modulabile, da riempire con i più diversi contenuti su richiesta dei mercati e della clientela. Addio al vecchio treno standard, tutto regolamento ferroviario e monotonia, dall'estetica plumbea e burocratica.
«Dopo essere diventato veloce, il treno deve diventare bello» sintetizza Christoph Klaes, direttore dei progetti strategici della divisione passeggeri di Bombardier. Un treno bello, nel linguaggio dei manovratori dello stabilimento di Henningsdorf, significa design e affidabilità. Frecce che ospitano più passeggeri in comodità, dotate di tutti i servizi interattivi, in grado persino di dosare il giusto ricambio dell'aria grazie a sensori che rilevano numero dei viaggiatori e posti occupati. Nuovi equipaggiamenti che fanno impallidire l'aereo.
Primo banco di prova dello sforzo produttivo di Bombardier è la gara per la fornitura di 50 convogli di nuova generazione a Trenitalia, alla quale il costruttore canadese partecipa in partnership con AnsaldoBreda. I concorrenti sono i francesi di Alstom, e il responso è atteso alla fine di luglio. Alla Bombardier ostentano ottimismo. «Per quanto riguarda la gara italiana, ci sembra di avere soddisfatto le richieste di Mauro Moretti, l'ad di Ferrovie dello stato» dice Klaes.
Chi vincerà la gara per l'Alta velocità italiana avrà proposto un treno innovativo. E quindi avrà un importante vantaggio competitivo da spendere sui mercati internazionali. Da oggi al 2012, infatti, la domanda di nuovi treni ad alta e ad altissima velocità aumenterà in Cina, Europa, Brasile, Stati Uniti. In parallelo con il raddoppio delle linee per la Tav in Europa da oggi al 2025, e addirittura il quintuplicamento in Cina da oggi al 2020. Negli Stati uniti, dove l'amministrazione Obama vuole costruire 13 nuove linee ad alta velocità, Bombardier sfiderà General Electric e Siemens.