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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2010 alle ore 18:06.

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A Casa di Letizia si parla di manovra, lavoro e famiglia (Fotogramma)A Casa di Letizia si parla di manovra, lavoro e famiglia (Fotogramma)

Milano come Londra quanto a telecamere di sorveglianza in giro per le strade, garanzie di una città più sicura. È uno degli orgogli di Letizia Moratti, assieme alla diminuzione degli stupri, dello spaccio di droga, della presenza di clandestini e di case occupate. «Ma continuare a fare di più con bilanci che si riducono ancora è difficilissimo». Il sindaco di Milano lo dice davanti a una platea di donne riunite a Casa di Letizia, l'associazione luogo di incontro nata per mettere in campo iniziative di solidarietà sociale. Si parla di donne, primo di quattro appuntamenti pensati per arrivare a nuovo progetto per le milanesi.

A margine dell'incontro sono i provvedimenti economici decisi dall'esecutivo a tenere banco. «Lo scorso anno abbiamo risparmiato 190 milioni di euro», ricorda il sindaco «quest'anno dovremo risparmiarne140». Ma nella manovra «bisogna tenere conto delle esperienze virtuose». Letizia Moratti è certa che via XX Settembre «aprirà alla premialità». Su questo, precisa «siamo in dialogo costante con il governo. Consapevoli del fatto che la manovra è questa, non prospettiamo ipotesi che la alterino dal punto di vista dei saldi. Ma siamo certi che il governo accoglierà le proposte che stiamo formulando». Cioè? «Sono idee che non prevedono tagli lineari ma in funzione della efficienza delle amministrazioni. E questo si può tradurre nella capacità di avere un'autonomia impositiva, la capacità di avere entrate proprie, naturalmente che non siano derivanti da incrementi di tariffe, tasse o addizionali Irpef. Ma, ripeto, siamo certi che il governo ascolterà queste nostre richieste, perché sono a saldi invariati e sono un premio a chi ha lavorato bene».

Contro i tagli contenuti nella manovra i sindaci manifestano in piazza Navona. Milano è presente, dice Letizia Moratti «a Roma c'è il mio assessore, ma restiamo certi del fatto che il governo accoglierà le nostre proposte perché non modificano l'entità della manovra, ma premiano chi è stato efficiente».

La politica del risparmio non ha impedito al sindaco di Milano di decidere misure a favore delle donne. Di questo si discute nell'incontro a Casa di Letizia. È già operativo, dice Moratti, l'accordo con i taxi per uno sconto di 5 euro a corsa alle milanesi che viaggino a sera inoltrata: dalle 21.00 fino alle 6 di mattina. E a settembre partità una campagna di biglietti gratuiti e scontati per teatri e cinema per donne single. «E poi ci sono l'associazione Club delle mamme, il sito Radiomamma e il progetto del parco family friendly» che rende le aree verdi di Milano più a misura di famiglia trasformando i cittadini da semplici fruitori ad attivi protagonisti degli spazi.

«Resta il fatto - dice Vera Montanari, direttore di Grazia - che le donne non vogliono mollare, vogliono fare tutto e bene». «È vero», ribatte Alessandra Kustermann, primario alla Mangiagalli «ma spesso quello che le aiuta sono piccole soluzioni, banali. In una città come Milano: la sistemazione delle aree dismesse, l'illuminazione di parchi e strade, la collocazione di semafori in punti chiave come le vie d'accesso alle scuole dei loro figli». Sull'illuminazione della città, ricorda il sindaco di Milano «abbiamo investito in tre anni 21 milioni di euro, decidendo interventi nelle aree che i consigli di zona ci hanno segnalato» (Isola, Viale Monza, Stazione Centrale e tante altre). Sì, ma servono ancora passi sul fronte della sicurezza, dice Rosanna Acunzo, amministratore delegato in Cartel Group che pensa a sensori distribuiti per le vie della città e a telecamere nei parchi che segnalino casi di assembramento. Dalle questioni di pubblica utilità alla gestione della quotidianità il passo è più breve di quanto si pensi, perché una città più a misura di donna si riflette subito su tutta la famiglia. E se c'è chi, come Ornella Melogli, chirurgo della Fondazione San Raffaele invita le presenti a «non riunciare alla propria natura femminile», Roberta Cocco, direttore marketing di Microsoft Italia ricorda un esperimento culinario mal riuscito. «Vittima dei miei sensi di colpa un giorno - racconta - ho mollato il lavoro e sono corsa a casa a preparare una torta per la merenda dei miei figli. I due maschi la mangiavano senza dire nulla, mia figlia invece a un certo punto mi ha detto: mamma, ma cos'è questa roba?». Insomma ognuna ha la sua di ricetta su come non finire annicchilita tra lavoro e famiglia, certo qui non mancano la fatica e la passione.


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