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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2010 alle ore 08:20.
Qualche giorno fa ha incrinato l'imagine di soldato invincibile, accusando un lieve malore durante un'audizione in Senato, ma il generale David Petraeus, 57 anni, è senz'altro il militare americano che più si è conquistato la fama di eroe negli ultimi anni. Uscito a pieni voti dall'accademia di West Point, conseguì più tardi un dottorato in relazioni intenazionali a Princeton, discutendo una tesi sulla guerra in Vietnam, e dimostrando negli anni una particolare attenzione anche alle implicazioni culturali dei conflitti: una caratteristica, questa, che gli è valsa l'appellativo di "guerriero intellettuale".
La sua carriera militare ha conosciuto una netta accelerazione nell'ultimo decennio. Era il comandante della 101° Divisione Aerotrasportata durante l'offensiva su Baghdad della primavera 2003; nel 2007 fu nominato da George W.Bush nuovo comandante in capo delle forze armate statunitensi in Iraq, dove è considerato l'artefice del successo del surge Usa e della strategia anti-insurrezione. Dal 2008 è stato nominato capo del Centcom, il Comando centrale che ha la responsabilità strategica di tutto il teatro medio-orientale, comprese le operazioni militari in Iraq e in Afghanistan. Ha condiviso dunque, negli ultimi mesi, la strategia afghana del generale McChrystal.