Medvedev completamente a suo agio nella Silicon Valley, ma quanto è tecnologico il presidente russo

Dmitrij Medvedev è andato nella Silicon Valley in cerca di ispirazione, e dice di averla trovata. «Il presidente è più giovane – diceva tempo fa una fonte del governo russo facendo un confronto con Vladimir Putin – e a lui internet, le nuove tecnologie piacciono. Vuole che diventino parte della società: non è detto che sia in contraddizione con ciò che Putin vuole, la modernizzazione è in agenda per entrambi. Sono soltanto due personalità diverse».

Fatto sta che tra San Francisco e San Josè Medvedev è apparso a proprio agio, consapevole però del compito immane che si è prefissato: modernizzare la Russia, riducendone la dipendenza dalle materie prime, partendo da una città modello – Skolkovo – che avrà bisogno di un grande contributo tecnologico americano ed europeo per partire. «Sono un po' geloso di tutti voi qui – ha esclamato Medvedev all'Università di Stanford leggendo i propri appunti da un iPad – volevo vedere con i miei occhi l'origine del successo e ora sono ispirato da ciò che ho visto nella Silicon Valley e a Stanford».
Negli uffici di Twitter, insieme ai fondatori Biz Stone ed Evan Williams, Medvedev ha lanciato il suo primo tweet (http://twitter.com/kremlinrussia_e), raccogliendo in breve tempo diverse migliaia di followers e dando tra i primi messaggi la notizia che la crisi del gas con la Bielorussia è terminata. Steve Jobs, ceo di Apple, invece gli ha regalato uno dei primi iPhone4, in arrivo in Russia soltanto a settembre, mentre John Chambers di Cisco Systems si è impegnato a investire per l'innovazione in Russia un miliardo nei prossimi dieci anni, di cui 100 milioni in venture capital. "Stupefacente", aveva mormorato poco prima il presidente russo in inglese osservando le attrezzature di Cisco per realizzare video-conferenze quasi a grandezza naturale.

Tra gli obiettivi che Medvedev si è prefissato nella sua crociata all'insegna dell'innovazione c'è l'aumento della diffusione di internet, fino al 90% della popolazione nel giro di alcuni anni, e il passaggio alla tv digitale entro il 2015. E' una piccola parte delle riforme avviate in questo suo primo mandato, Medvedev le ha elencate nel discorso di Stanford: sistema giudiziario, sanitario, educativo, politico. Sarà in base ai risultati e al sostegno della gente, ha detto scoprendo per la prima volta le carte in modo così chiaro, che prenderà la decisione di ricandidarsi o meno al voto del 2012.