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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2010 alle ore 22:23.
Sebbene già presente, almeno in forma di prototipo, nella mente e nei disegni di Leonardo, il moderno paracadute nasce soltanto negli anni '80. La sua comparsa, naturalmente, risale a parecchio tempo prima e per decenni lo avevamo ammirato nella classica forma sferica. Il passaggio a quella che alcuni esperti definiscono come una "macchina aerodinamica" a profilo alare e a pianta rettangolare , invece, è recente. Non un semplice dettaglio ma una svolta epocale perché, nella nuova veste, il paracadute aumenta decisamente la propria manovrabilità, facilita l'atterraggio in piedi e migliora la possibilità di spostamenti in volo.
Ma in quanti sono, in Italia, a praticare questo sport considerato estremo, per lo meno dai profani? Numeri ufficiali non se ne trovano, anche se si parla di migliaia di appassionati. Scuole, d'altra parte, ce ne sono parecchie: dalla Body Fly University a Reggio Emilia, alla Flygang a Molinella (Bologna), dal Rainbow Skydive a Ferrara al Paracadutismo Netttuno, vicino a Roma. E ancora la Scuola di Paracadutismo Lucca, lo Skydive Sardegna a Cagliari, lo Sky Dream Center di Torino, la Scuola di Paracadutismo Sportivo di Ascoli Piceno. E questi sono solo alcuni dei centri sul territorio italiano.
Accanto ai lanci tradizionali, poi, esistono oggi varie specialità. Dalla precisione dello swooping, alle prove di equilibrio dello skysurf, alla caduta libera del freefly. E molte altre discipline rese possibili dai nuovi materiali e dalle moderne tecniche.
In tutto il mondo si contano circa sei milioni di lanci all'anno, 500 mila dei quali effettuati da persone che si affacciano per la prima volta alla disciplina. Il che testimonia sia il crescente interesse per l'attività, sia il possibile aumento dei rischi legati all'incremento esponenziale dei principianti che si avvicinano al paracadutismo, magari non sempre prendendo tutte le precauzioni del caso.
Gli esperti, comunque, sono pressoché concordi nell'affermare che i materiali moderni, uniti a sistemi di protezione sempre più efficaci, garantiscono una buona sicurezza, a patto di utilizzare la necessaria attenzione. Il livello di allerta deve essere sempre elevato e, ovviamente, non bisogna lanciarsi se le condizioni non sono ottimali. Anche l'apertura del paracadute dovrebbe avvenire ad un'altezza di sicurezza. Tuttavia con le dovute precauzioni, l'attività viene considerata da molti appassionati più come una disciplina alla portata di tutti che come uno sport estremo.