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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 17:16.
I pozzi di petrolio in Italia sono modesti, molto frammentati e spesso situati a grandi profondità oppure offshore (ovvero installate nel mare). La produzione nazionale rappresenta circa il 7% del nostro consumo totale, il rimanente 93% è pertanto importato dall'estero. Il principale operatore petrolifero - e anche uno dei principali a livello mondiale - è l'Eni, che nel 2007 aveva in quota una produzione di 212 mila boe/giorno (fra petrolio e gas naturale).
Val d'Agri. Il Texas nostrano - o se si preferisce l'Arabia dell'Italia – è senz'altro la val d'Agri, in Basilicata. La produzione proveniente dai giacimenti Monte Alpi, Monte Enoc e Cerro Falcone (Eni 60,77%) è alimentata da 22 pozzi produttori dei 47 previsti dal progetto di sviluppo approvato ed è trattata presso il centro olio di Viggiano della capacità di trattamento di 104 mila barili/giorno di petrolio. Il petrolio attraverso un oleodotto della lunghezza di 136 chilometri è lavorato presso la raffineria Eni di Taranto. Nel 2007 la concessione ha prodotto 106 mila boe/giorno (65 mila in quota Eni), rappresentando il 31% della produzione Eni in Italia. La val d'Agri fornisce oltre il 10% del fabbisogno nazionale. Una cifra fra l'altro destinata ad aumentare, visti i progetti e i lavori in corso di espansione dei pozzi, ancora non del tutto sfruttati.
Le piattaforme in mare. Le piattaforme estrattive in funzione nei mari italiani sono in tutto una decina. Si trovano nel mare Adriatico e in Sicilia. Le principali installazioni dell'Adriatico sono Barbara (4,4 milioni di metri cubi/giorno), Angela-Angelina (1,8 milioni di metri cubi/giorno), Porto Garibaldi (1,6 milioni di metri cubi/giorno) e Cervia (1,3 milioni di metri cubi/giorno). Questi giacimenti hanno fornito nel 2007 il 30% della produzione Eni in Italia. I principali giacimenti siciliani sono invece a Gela (scoperto nel 1956, ha caratteristiche simili a quello di Ragusa e si trova a 3500 metri di profondità), Ragusa (1500 metri di profondità), Giaurone, Fiumetto e Prezioso; questi giacimenti hanno prodotto nel 2007 il 9% della produzione Eni in Italia.