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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 08:05.
Alla fine, su Propaganda Fide, è intervenuto direttamente il Papa.
Dopo settimane di rivelazioni giornalistiche sul ruolo della potente Congregazione vaticana per le missioni, che ha portato anche all'accusa da parte della magistratura inquirente di corruzione dell'ex prefetto cardinale Crescenzio Sepe, il Vaticano ieri attraverso una lunga nota diffusa dalla Sala stampa - e a quanto risulta ispirata direttamente dal Papa e dal Segretario di stato, Tarcisio Bertone - ha annunciato che nel futuro la Congregazione avrà «una gestione professionale», in «linea con gli standard più avanzati», per evitare «gli errori di valutazione» del passato.
Insomma, una sconfessione abbastanza netta dell'operato della gestione precedente (dal 2006 alla guida c'è il cardinale indiano Ivan Dias, nominato da Ratzinger, che potrebbe lasciare nel 2011) anche se se la Santa Sede difende la «buona fama» del ministero per l'evangelizzazione dei popoli. Ma poi si ammette che nell'amministrazione del proprio patrimonio immobiliare il potente dicastero da cui dipendono oltre mille diocesi in Africa e Asia (anche per le nomine dei vescovi) può «essere esposto a errori di valutazione e alle fluttuazioni del mercato internazionale». Propaganda Fide è finita nell'inchiesta sulla "cricca degli appalti" in relazione alla gestione avvenuta sotto la guida di Sepe dal 2001 al 2006, l'arcivescovo di Napoli attualmente indagato per corruzione dai magistrati di Perugia.
«A testimonianza dello sforzo per una corretta gestione amministrativa e della crescente generosità dei cattolici, tale patrimonio ha continuato a incrementarsi. Al tempo stesso, nel corso degli ultimi anni, si è progressivamente fatta strada - spiega il Vaticano - la consapevolezza della necessità di migliorarne la redditività e, a tale fine, sono state istituite strutture e procedure tese a garantirne una gestione professionale e in linea con gli standard più avanzati».
Con la nota il Vaticano intende richiamare «a tutti l'identità, il valore e il profondo significato di un'istituzione vitale per la Santa Sede e per l'intera Chiesa cattolica. Essa ha meritato e merita il sostegno di tutti i cattolici e di quanti hanno a cuore il bene dell'uomo e il suo sviluppo integrale». Il Vaticano ricorda anche l'immensa attività di sostegno alle chiese di missione della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, che ha sede in Piazza di Spagna nel palazzo entrato nelle cronache giudiziarie.