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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2010 alle ore 21:50.
TARANTO - In carcere da una settimana per abusivismo edilizio. Accade a Francavilla Fontana, provincia di Brindisi, dove una donna di 28 anni venerdì della scorsa settimana è stata arrestata dai carabinieri in esecuzione di un mandato di arresto. Ieri l'avvocato della giovane ha chiesto la scarcerazione in virtù del fatto che la detenuta non ha mai avuto problemi con la giustizia, ma l'unico giudice di sorveglianza del tribunale di Taranto (la donna è detenuta nel carcere del capoluogo) non ha potuto esaminare il fascicolo. Quindi la 28enne è rimasta in carcere.
Oggi la situazione potrebbe cambiare, ma questa vicenda ha dell'assurdo.Tutto comincia quando il marito della donna, riceve in donazione un terreno agricolo non edificabile. I due sposi, un po' per ignoranza un po' perché malconsigliati, decidono di costruire una casetta abusiva. Nel 2006 un'ispezione della polizia municipale accerta quello che già si sapeva. La donna, e il marito in concorso per lo stesso reato, vengono condannati a due mesi di reclusione e 10mila euro di multa, con l'ordine di abbattere il fabbricato. Cosa che i due non fanno perché in quella casetta vogliono vivere con i due figli piccoli. Così scatta l'arresto.
Ma non è tutto, perché la stessa sorte rischia anche il marito. Eccessiva applicazione delle regole e magistrati zelanti dietro una vicenda più unica che rara in un panorama di abusivismi di ogni tipo. Martedì prossimo, nell'udienza fissata per definire il destino del marito, si deciderà anche la sorte di due bambini piccoli. Nel caso anche il padre finisca dietro le sbarre.