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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2010 alle ore 20:30.
Tutto come da pronostico. O quasi. Innanzitutto la prima maglia gialla va sulle spalle nobili di Fabian Cancellara, campione olimpico a cronometro e dunque sempre favorito quando c'è da pedalare contro l'orologio. Il fuoriclasse svizzero, così come nel 2004 a Liegi e nel 2007 a Londra, mette la sua firma sul pronti e via del Tour de France, in attesa che la strada tocchi la mitica foresta di Arenberg e quel pavè della Roubaix che l'hanno reso celebre. Su un percorso di 8,9 chilometri sulle strade cittadine di Rotterdam, Cancellara vola senza nemmeno pensare che sotto le ruote c'è il bagnato che ha dato guai seri a molti concorrenti.
Altro che bici con il motorino: l'elvetico compie a pieno il suo dovere chiudendo lo sforzo in dieci minuti netti, battendo di 10'' il bravo tedesco Tony Martin (Columbia), che a lungo aveva assaporato il gusto del successi, e di 20'' uno specialista doc come lo scozzese David Millar (Garmin). Oltre al vincitore 'effettivo', c'è spesso il cosiddetto vincitore morale. Stavolta può sorridere pur senza aver conquistato il podio il mitico Lance Armstrong, tornato sotto i riflettori proprio alla stretta vigilia del Tour per nuove accuse sul doping mossegli dall'ex compagno Floyd Landis. Il 37enne texano della RadioShack se n'è infischiato e ha risposto ala sua maniera, con quella classe e personalità che in carriera gli hanno permesso di mettere in bacheca sette Grande Boucle.
L'americano chiude quarto a 22'' da Cancellara ma, quel che più conta, si aggiudica il primo testa a testa con l'altro fenomeno del gruppo, lo spagnolo Alberto Contador (Astana), che termina sesto a 5'' da Armstrong. Il duello è già cominciato e a soffrire il ritmo del campione Usa sono anche gli altri big del plotone: l'iridato Cadel Evans (Bmc), ad esempio, paga già 18'' di dazio dal texano, il re del Giro Ivan Basso (Liquigas), 72esimo, gli rende 33'', il lussemburghese Andy Schleck (Saxo Bank) addirittura 47''. Il migliore della pattuglia italiana è il giovane Adriano Malori (Lampre), 12esimo a 35'', mentre Damiano Cunego (Lampre) è 140esimo a 1'13'' da Cancellara. Un'eternità che il veronese spiega così: «Il tracciato era veloce quando asciutto ma pericoloso quando bagnato. Per me oggi era importante concludere la gara, il Tour comincia domani».