House Ad
House Ad
 

Notizie Europa

Così la contabile di madame Bettencourt inguaia monsieur Sarkozy

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2010 alle ore 13:23.

Nicholas Sarkozy è nella bufera: la campagna elettorale del 2007 del presidente francese sarebbe stata finanziata da tangenti in nero per 150mila euro. L'accusa arriva da Claire T., l'ex contabile di Liliane Bettencourt, la principale azionista dell'Oréal al centro dello scandalo delle bustarelle che ha già portato alle dimissioni di due ministri del governo francese. Le nuove rivelazioni, pubblicate dal sito Mediapart, sono state smentite dall'Eliseo, che pensa a un intervento in diretta tv del capo dello Stato.

La testimonianza di Claire T. era attesa «e quelli che speravano delle rivelazioni non sono stati delusi», racconta il quotidiano Le Figaro. Secondo l'ex contabile, Liliane e suo marito André Bettencourt (morto nel 2007) avrebbero distribuito bustarelle di denaro in contanti per ‘oliare' i responsabili della destra, compreso Sarkozy. «Totalmente falso», ha replicato l'Eliseo. Una «calunnia - ha dichiarato ancora il presidente - che ha un solo scopo, infangare senza nessun collegamento con la realtà». La teste ha parlato con i giornalisti di Mediapart dopo avere fatto la sua deposizione davanti alla polizia giudiziaria, nel quadro dell'inchiesta preliminare aperta in seguito alle rivelazioni sulle registrazioni clandestine di Liliane Bettencourt.

Due nomi attirano l'attenzione nel suo resoconto sul sito francese. Il primo è già noto in questo dossier: si tratta di Eric Woerth, ex ministro del Bilancio, attuale ministro del Lavoro e tesoriere dell'Ump (il partito di destra di maggioranza). Il secondo nome, nota Le Figaro, «dà una nuova dimensione al caso»: quello del marito di Carla Bruni. Woerth, per parte sua, ha già escluso le sue dimissioni dal governo. «In nessun caso me ne andrò per dare ragione a chi mi attacca», ha dichiarato il ministro parlando nei corridoi dell'Assemblea nazionale.

L'ex donna di fiducia della coppia miliardaria (è stata al loro servizio dal 1995 al 2008) racconta di essere stata testimone di una strana «sfilata di uomini politici» nella loro casa a Neuilly-sur-Seine. Claire T. parla di buste con dentro dai 10mila ai 200mila euro. «Anche Nicholas Sarkozy riceveva la sua busta». E ancora. «I visitatori più assidui erano i responsabili del Partito repubblicano», precisa la contabile, che cita Eduard Balladur, di cui "Dedé" (André Bettencourt) avrebbe finanziato la campagna presidenziale del 1995. Per quella di Jacques Chirac, non è sicura, ma poiché «(Dedé) era generoso», ciò «non la stupirebbe». Invece Claire T. è sicura dell'attuale presidente della Repubblica, sindaco di Neuilly dal 1983 al 2002: «Anche Nicholas Sarkozy riceveva la sua busta, ciò avveniva in uno dei saloncini al pianterreno… Era un habitué».

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Carla Bruni | Claire T. | Dedé | Eduard Balladur | Eliseo | Jacques Chirac | Liliane Bettencourt | Neuilly | Nicholas Sarkozy | Patrice de Maistre | Società dell'informazione

 

Claire T. si ricorda in particolare di un giorno, il 26 marzo 2007. Patrice de Maistre (l'amministratore del patrimonio dei Bettencourt) le chiese di ritirare 150.000 euro allo sportello della banca. «È per finanziare la campagna presidenziale di Sarkozy, spiega. Devo dare dei soldi a colui che si occupa del finanziamento della campagna, Eric Woerth». La contabile dispone di un'autorizzazione a prelevare solo 50.000 euro a settimana. Quindi «si accontenta di portare la somma abituale». Poiché non basta, prosegue l'accusatrice, Maistre prende su un altro conto in Svizzera i restanti 100.000 euro. «Poi, Maistre mi ha detto che andava a cena con Eric Woerth per dargli ‘discretamente' i 150.000 euro».

L'ex contabile riconosce di non avere prove materiali definitive a sostegno delle sue affermazioni. I quaderni di cassa sono stati consegnati a Liliane Bettencourt al momento del suo licenziamento nel 2008. In ogni caso, precisa, i prelievi destinati ai politici erano accompagnati dalla menzione «Bettencourt» perché «non bisognava lasciare traccia scritta».

Qualche minuto dopo la diffusione di questa testimonianza - si legge su Le Figaro – l'Eliseo ha fatto sapere che le sue affermazioni relative a Sarkozy sono «completamente false». Quanto all'episodio della campagna del 2007, un portavoce ha dichiarato: «Sembra infondato, ma bisogna controllare con il tesoriere della campagna». Tocca «ormai al giudice istruttore – scrive Le Figaro - confermare le affermazioni di Claire T., che danno al caso Bettencourt una furiosa allure da affare di Stato".

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da