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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2010 alle ore 10:08.
Il corso motivazionale organizzato per la rete Grimaldi è stato progettatto ed erogato con una modalità di in e outdoor con l'obiettivo di creare motivazione e team building. La giornata si è sviluppata in quella che viene definito "apprendimento esperenziale" cioè una forma di apprendimento attivo e partecipativo che coinvolge le persone in situazioni reali.
«Attraverso il corso motivazionale - spiegano dal network - i partecipanti hanno acquisito conoscenze dirette, sperimentando in maniera attiva. La metodologia ha compreso un insieme di attività, svolte prevalentemente all'aperto e con l'ausilio di materiali e situazioni che provengono in questo caso dal gioco e si propone di stimolare e sviluppare la crescita personale, la capacità di lavorare in gruppo, il confronto, la comunicazione, il problem solving».
Tra le attività svolte il "blindfold": la prova consiste nel bendare il proprio compagno e guidarlo attraverso un percorso ad ostacoli attraverso vari livelli di difficolta che vanno dal giudarlo letteralmente con la voce alla creazione di proprio codici sonori per eseguire le varie azioni per effettuare il percorso- La prova infonde ai partecipanti un estremo senso di "fiducia" per chi è bendato e di estrema "responsabilità" per la guida.
Anche le altre prove si svolgono su un piano prettamente metaforico, proponendo una serie di situazioni non consuete e legate al lavoro di gruppo creando le condizioni ottimali perché singolarmente e in team si agisca fuori dai propri schemi di pensiero ed azione, mettendo in gioco capacità e risorse insospettate, esplorando nuovi punti vista e nuove potenzialità spesso sopite, nella vita di tutti i giorni, dalle abitudini o dalla mancanza di stimoli. Tutto questo incoraggiando la capacità di dare e chiedere aiuto, l'ascolto attivo, la fiducia in sé e negli altri, la capacità di dare e ricevere feedback, l'acquisizione di scelte decisionali.
Dopo ogni prova il gruppo attraverso un de-brifing ha avuto l'occasione di rielaborare e riflettere sull'esperienza svolta, esaminando dinamiche, situazioni, difficoltà, ruoli e strategie vissute. «Nell'occasione dei momenti indoor (aula) - dicono da Grimaldi - abbiamo puntato molto nella progettazione su quelli che sono gli schemi morivazionali, lavorando anche su obiettivi personali dei partecipanti e dando loro strumenti operativi, quali un'ottima pianificazione e soprattutto la creazione di uno o più obiettivi tangibili e raggiungibili».