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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2010 alle ore 13:32.
Negli ultimi cinque anni il prezzo medio dell'assicurazione Rc auto si è ridotto dell'11,8%. Il dato emerge dal rapporto annuale dell'Ania. In particolare, sottolinea l'associazione, la riduzione è stata pari a -1,5% nel 2005, a -0,8% nel 2006, a -2,7% nel 2007, -3,6% nel 2008 e -3,9% nel 2009. La frequenza sinistri, definita come il rapporto tra tutti i sinistri accaduti e denunciati con seguito (che hanno dato luogo a un risarcimento o lo daranno) nell'anno di generazione e i veicoli esposti al rischio di sinistro (misurati in base ai giorni di esposizione in un anno, cosiddetti veicoli-anno), si legge nel rapporto, è stata pari al 7,76%, valore analogo a quello del 2008.
I consumatori contestano le cifre fornite dall'Ania sull'andamento dei prezzi dell'Rc auto e denunciano aumenti fino al oltre il 20%. Secondo quanto rilevato dall'Osservatorio nazionale Federconsumatori, su un campione che analizza il 67% del mercato, i più penalizzati sono i cinquantenni con un aumento in media pari al 18%. Per questa fascia di età, gli incrementi più considerevoli si registrano soprattutto per chi si trova in classe 14 ed abita al Sud, con un rincaro medio intorno al 19-20%. E per i neopatentati i rialzi vanno in media tra l'8 e il 10% con picchi di oltre il 20%. Per il Codacons, «nell'ultimo anno nel nostro paese le tariffe Rc auto sono aumentate del 15%, e la crescita abnorme delle polizze (175% negli ultimi 15 anni) è dimostrata anche dal confronto con altri paesi europei. In Germania una polizza Rc auto costa mediamente 222 euro, in Francia 172 euro, e in Spagna 229. In Italia, invece, il costo medio di una polizza Rc auto è 5 volte più alto e compreso tra 900 e 1.000 euro». Una riduzione del premio medio delle assicurazioni Rc auto del 11,8% negli ultimi 5 anni «piacerebbe molto anche a noi, e sopratutto a tutte le famiglie italiane», ma «purtroppo la realtà è ben lontana».