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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2010 alle ore 17:31.
Il fronte delle regioni? E' più compatto che mai nel chiedere al governo di ridurre i tagli previsti dalla Finanziaria. La voce del governatore dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, si aggiunge a quella del lombardo Roberto Formigoni, che domenica mattina ha smentito qualsiasi spaccatura tra i presidenti. Errani si è confrontato «con molti colleghi» e ha confermato: «La manovra così com'è non è sostenibile. Come abbiamo detto venerdì, dopo l'incontro con il presidente del consiglio, le regioni non rinunciano a lavorare e a confrontarsi con il governo anche nei prossimi giorni per cambiare la manovra rendendola più equa ed equilibrata».
Il Dl 78/2010 prevede per le regioni a statuto ordinario 8,5 miliardi di euro di tagli distribuiti tra il 2011 e il 2012 – più 1,5 miliardi per regioni a statuto speciale e le province autonome – e ha indotto diversi governatori a minacciare di "restituire le deleghe", cioè di far tornare allo stato le competenze per le quali verrebbero meno le risorse. Uno dei settori più critici, in particolare, sarebbe il trasporto pubblico locale. «Alle competenze – ha sottolineato ancora una volta Errani – devono corrispondere le necessarie risorse, come stabilito dall'articolo 119 della costituzione».
Proprio la mancata disponibilità a restituire le deleghe da parte del veneto Zaia e del piemontese Cota – entrambi leghisti – aveva fatto ipotizzare una spaccatura del fronte: ipotesi smentita, però, anche da Formigoni. «In fatto di autonomia – ha dichiarato il presidente del Pirellone al Corriere della Sera- nessuno può darmi lezioni: stanno dicendo la stessa cosa che dico io, solo con altre parole. Contano i documenti sottoscritti su cui siamo stati e siamo tuttora unanimi».
Il presidente lombardo ha anche risposto al leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che sabato sera in un comizio aveva spiegato di aver raggiunto con il ministro Giulio Tremonti un accordo per ridurre di un miliardo di euro i tagli a carico delle regioni. «Nessuno ha mai proposto alle regioni questa riduzione – ha detto Formigoni – comunque se questa proposta è ancora valida, siamo pronti a venire a Roma domani per firmarla». Domenica sera, nel corso di un altro comizio, lo stesso Bossi ha in qualche modo replicato: «Mercoledì incontrerò Tremonti al mio ministero per vedere dove si possono pescare i soldi per le regioni». L'idea del leader leghista è recuperare risorse con l'attuazione del federalismo: